“UndeRadio" è un progetto di media education che ruota attorno ai temi della non-discriminazione e della partecipazione. E' rivolto a studenti di scuole secondarie di primo e secondo grado e nasce nel 2011. Oggi interessa 36 scuole: 12 di Roma, 12 di Torino e 12 di Napoli. Il progetto prevede lo sviluppo di una web-radio scolastica gestita dai ragazzi. Realizzando a scuola diversi format di trasmissioni radiofoniche, i minori si trasformano in veri e propri animatori di una “comunicazione etica” sui temi della integrazione, della non-discriminazione e della partecipazione.
UndeRadio è un progetto di media education e di educazione alla non-discriminazione promosso a partire dal 2011, in 36 scuole da Save the Children, in collaborazione con la cooperativa sociale Edi Onlus e, inizialmente, anche con Media Aid Onlus. Il progetto prevede lo sviluppo di una web-radio scolastica partecipata gestita da ragazzi italiani e di origine straniera. Attraverso lo sviluppo di diversi format radiofonici, studenti e studentesse si trasformano in veri e propri animatori di una “comunicazione etica” sui temi della integrazione e non-discriminazione, muovendo da percorsi basati sulla partecipazione attiva.
L’idea di un progetto educativo sulla non-discriminazione basato sull’uso partecipativo dei new media nasce con l’intenzione di creare un percorso educativo scalabile, che renda gli studenti effettivi protagonisti della “presa di parola” in un mondo-scuola troppo spesso basato sul travaso dei saperi, e che porti i beneficiari a sperimentare una lettura critica ed un uso attivo dei media.
Una delle sfide principali del progetto consiste nel tentativo di raccordarsi con il percorso educativo tradizionale della scuola, puntando ad essere uno degli strumenti educativi a disposizione della scuola per migliorare e diversificare i percorsi di apprendimento degli studenti.
Ad oggi, il progetto si realizza nelle città di Roma, Torino e Napoli. La scelta è caduta su aree delle città nelle quali la presenza migratoria, ed in particolare quella di alunni di origine straniera e di seconda generazione, è maggiormente rilevante.
Attraverso attività laboratoriali da svolgere in orario curriculare ed attività extrascolastiche, i ragazzi lavorano attivamente discutendo, approfondendo e realizzando trasmissioni radiofoniche sui temi della non-discriminazione, con un particolare focus sui diritti umani, a partire dalla Convenzione ONU sui Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza, come documento ispiratore e di riferimento. A compendio della descrizione alleghiamo due prodotti radiofonici realizzati da 2 delle scuole aderenti (Liceo "Amaldi" di Roma e Liceo "Umberto I" di Napoli): si tratta di due audio-documentari realizzati dai ragazzi con il supporto tecnico degli operatori del progetto Underadio.
Fra gli obiettivi specifici del progetto abbiamo: favorire un processo di positiva autocostruzione dell’identità nelle giovani generazioni, attraverso sperimentazioni di gestione diretta di una redazione web radiofonica e della sua progettazione, programmazione, implementazione e promozione; favorire l’aggregazione giovanile in un’ottica interculturale; favorire la riduzione di fenomeni di razzismo e xenofobia attraverso l’incontro, la diffusione e lo scambio di conoscenze sulle culture di appartenenza e le sub-culture urbane delle nuove generazioni; implementare il confronto tra gli operatori del mondo della comunicazione e gli adolescenti, al fine di sviluppare, in questi ultimi, una consapevolezza del rilievo della comunicazione; sviluppare percorsi e sperimentazioni di media education che rendano i minori soggetti sempre più attivi, consapevoli e critici all'interno dei fenomeni di comunicazione di massa; promuovere una metodologia partecipativa e innovativa per l'apprendimento della lingua italiana basata sull’uso dei new media; favorire uno scambio tra pari, stranieri e italiani, su temi relativi alla storia e alle istituzioni italiane e uno scambio di conoscenze sulle culture di appartenenza. L’attività prevede quattro diverse tipologie di intervento: a) Startup del progetto e costruzione della linea editoriale della radio. L’intervento è funzionale alla costituzione di una redazione radiofonica periferica in ognuna delle scuole coinvolte b) Formazione indirizzata alle redazioni scolastiche in orario curriculare c) Redazione centrale: consiste in un incontro mensile fra rappresentanti delle 12 redazioni cittadine, utile ad ampliare il confronto fra scuole e territori diversi d) Sensibilizzazione: si tratta della fase di messa in onda dei contenuti, parallela alle precedenti.
Il progetto coinvolge circa 800 utenti ogni mese, fra studenti, professori, tecnici e formatori di Roma, Napoli e Torino. Il coinvolgimento degli studenti e dei professori avviene attraverso gli incontri formativi a scuola e la registrazione dei format radiofonici. Con i professori è previsto anche un percorso ad hoc. Studenti e professori delle varie scuole e citta si incontrano, inoltre, una volta all'anno in occasione dell'Evento nazionale UndeRadio e quelli della stessa città una volta al mese in occasione della Redazione centrale.
Roma è una delle città che maggiormente si caratterizza per la presenza numerosa e in continua crescita di stranieri e questo è uno dei motivi per cui si è deciso di avviare il progetto UndeRadio proprio a partire dalla Capitale, per poi espandersi anche alle città di Torino e Napoli. La popolazione straniera, nel suo processo di stabilizzazione e territorializzazione, tende a divenire sempre di più parte significativa della realtà locale e a riconoscersi nel territorio in cui vive; inoltre, i processi di ricongiungimento familiare e l’incremento delle seconde generazioni concorrono ad accrescere la presenza di minori.
In particolare, il mondo della scuola merita grande attenzione, in quanto permette di sperimentare quotidianamente la pratica dell’integrazione, soprattutto per le nuove generazioni. Ma ciò richiede un intervento differenziato, che partendo dalla scuola come ambito privilegiato per i processi di inclusione sociale e per lo sviluppo di una coscienza critica, possa poi coinvolgere anche la sfera dell’educazione non formale e la vita quotidiana. Sono, ormai, quattro anni che il progetto UndeRadio lavora in questa direzione e lo fa attraverso uno strumento ad hoc pensato per attirare i giovani (la web radio) e permettere loro di comunicare. Può, quindi, a buona ragione essere un punto di riferimento per qualunque soggetto intenda operare in questo ambito.
Capacità di ascolto dei minori, come dare loro voce attraverso uno strumento innovativo e consono al loro linguaggio, utilizzare al meglio dal punto di vista tecnico un new media (la web-radio), mettere in campo percorsi educativi sui temi della partecipazione, della media education, della non-discriminazione e dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, organizzare dirette radiofoniche. Questi sono solo alcuni dei saperi che i formatori e i tecnici di UndeRadio mettono in campo ogni giorno e che possono essere appresi anche da altri soggetti.