Per noi docenti l’idea delle classi aperte nasce dall’esigenza di rispondere alle esigenze didattiche molto diversificate degli alunni, creando una rete di energie e risorse tra tutti i soggetti coinvolti nel processo apprenditivo. Il gruppo di appartenenza cresce, gli alunni hanno l’opportunità di confrontarsi con un maggior numero di adulti di riferimento e di socializzare con altri compagni, interrompendo eventuali meccanismi relazionali negativi già instaurati. Aumentano le occasioni di peer tutoring, anche tra docenti. Vengono esplorati nuovi spazi per la didattica(atrio, giardino, cortile, laboratorio) all’interno dei quali sviluppare occasioni di apprendimento cooperativo.
Attività
Il viaggio nel tempo: esperienza in palestra con il paracadute e giochi cooperativi per la costruzione del senso di appartenenza.
Una valigia piena di …..riflessione sulle aspettative per il nuovo anno.
Costruzione di un bagaglio personalizzato attraverso giochi linguistici e attività grafiche.
L’esplorazione del passato: introduzione alla preistoria tramite l’uscita al cinema (visione dell’era glaciale5) e l’allestimento di un plastico nello spazio comune situato tra le aule.
Due mammut, un bradipo una tigre: siamo un strana famiglia!
Attività volte a sensibilizzare all’idea di famiglia non convenzionale, Realizzazione di un elaborato da presentare per il concorso «Adozione sui banchi di scuola» dell’Associazione Italiaadozioni
Workshop presso Il Museo Degli Innocenti (FI)
AdottiAMO un libro. Le classi ricevono in prestito dalla biblioteca T.Terzani un pacchetto di libri a tema e ne promuovono la circolazione tra i coetanei.
Alla ricerca del futuro: Programma il futuro. L’ora del codice https://code.org/
Autori del proprio futuro.
La scrittura creativa: laboratori di gruppo con giochi e attività per la produzione di testi.
Impariamo ad imparare
Nelle classi sono presenti alcuni bambini che hanno una scarsa tenuta attentiva. Inoltre, tenuto conto che in terza vengono introdotte le materie di studio (storia, geografia, scienze), si ritiene opportuno fornire a tutti gli alunni delle strategie per IMPARARE AD IMPARARE. Nasce infatti l’esigenza di un progetto che aiuti i bambini a trovare un metodo di studio efficace, a sviluppare la memoria e l’attenzione, a riflettere su tali capacità cognitive e sulle strategie che potrebbero incrementarle
Giocando s’impara.
Interviste ai nonni, escursioni sul territorio e workshop per la riscoperta di giochi della tradizione locale.
L’arte di imparare
Il progetto si basa sul metodo codificato da Betty Edwards (“Disegnare con la parte destra del cervello"), la quale parte dal presupposto che anche l'arte si può insegnare, così come tutte le altre materie scolastiche.