Guide Invisibili è il nome del laboratorio radio realizzato da Echis all'interno del più ampio progetto RifugiART promosso da Laboratorio 53 Onlus
Il progetto RifugiART nasce dall'idea che l'arte, nelle sue multiformi accezioni, possa essere un mezzo concreto per rispondere al disagio sociale sofferto da una componente sociale specifica come quella migrante. Così, il laboratorio radio di Echis, ha lavorato sul racconto sonoro dello spazio urbano poiché questo è, per il migrante, due cose allo stesso tempo: il nuovo ecosistema nel quale deve ad adattarsi se vuole vivere/sopravvivere, ma anche lo spazio che con il suo vivere e agire quotidiano influenza e trasforma.
Nonostante il legame intrinseco città-migrante, quest’ultimo è però spesso considerato un semplice ospite dello spazio urbano, una persona privata del diritto di parola, e molte volte di azione, e che perciò diventa uomo, o donna, con meno diritti.
Da questi presupposti è nata l'idea di sviluppare all’interno del laboratorio, una narrazione della città di Roma fatta dai migranti stessi che la vivono, affermando così il loro “diritto a dire”.
Il laboratorio si è sviluppato in incontri settimanali durati 9 mesi a partire da settembre 2016 a maggio 2017 e si è composto di 4 fasi:
1) i partecipanti migranti con l'aiuto dei formatori hanno individuato le zone di Roma da raccontare, hanno iniziato a esplorarle e a scrivere aneddoti, commenti e storie ad esse connesse;
2) si è individuato il percorso fisico delle passeggiate sonore, si è intensificata la scrittura di storie, si sono formati i partecipanti all’uso di registratori e microfoni e si sono intervistati gli abitanti della zona;
3) si sono revisionate e registrate le storie scritte dai partecipanti e selezionate le interviste più interessanti;
4) si è fatto l'editing finale delle due passeggiate e si sono organizzati gli incontri pubblici di presentazione.
Le due passeggiate audio così realizzate (file audio della durata di 40 minuti ciascuno, ascoltabili online o sui lettori mp3) si sviluppano su tre livelli: il primo è quello delle indicazioni stradali che aiutano l'ascoltatore/esploratore a orientarsi nel percorso della passeggiata; il secondo è quello delle interviste agli abitanti della zona; il terzo e più importante è quello delle storie personali dei partecipanti al laboratorio che costituiscono la reale ossatura di tutto il lavoro.
Al progetto hanno lavorato 3 formatori e 15 partecipanti migranti.