Per la scuola...tutti inclusi!
L’idea parte da una sperimentazione nata dalla collaborazione tra il nostro Istituto Comprensivo e l’associazione Imparadigitale sul Metodo Bardi. Il progetto nasce dall'esigenza di educare i bambini ad un uso corretto, valido e consapevole didatticamente e socialmente degli strumenti che hanno a portata di mano nella quotidianità: smartphone, tablet, pc, iPod, notebook, ecc...
Lavorando sia nelle classi di scuola primaria che nella secondaria di primo grado, ci si è accorti che se non educati, i ragazzi assumono atteggiamenti viziosi che necessitano di essere rivisti e riorientati. L'esigenza è stata anche di responsabilizzare gli alunni ad utilizzare internet e i social network come risorse, rendendoli consapevoli degli aspetti negativi e positivi, soprattutto per favorire il superamento di difficoltà prettamente strumentali come nel caso dei dsa.
I bambini sono stati abituati a lavorare a classi aperte con gruppi misti e interscambiabili, omogenei ed eterogenei.
E’ fondamentale monitorare, guidare e osservare gli alunni in questa fascia d'età durante tutte le fasi del lavoro, affinché sia veramente una didattica per competenze e non di semplici nozioni informatiche. Infatti, come riportano in premessa le Indicazioni Nazionali per il curricolo, “ il “fare scuola” oggi significa mettere in relazione la complessità di modi radicalmente nuovi di apprendimento con un'opera quotidiana di guida, attenta al metodo, ai nuovi media e alla ricerca multidimensionale.”
Per gli spazi e la strutturazione delle attività si tengono presenti le indicazioni proposte dal Metodo della "classe scomposta" adattandolo naturalmente a classi di scuola primaria. Sono predisposti angoli/spazi di lavoro dedicati alle diverse fasi di apprendimento: "raccolgo le idee", "osservo e ricerco", "smonto e rimonto", "racconto".
“Raccolgo le idee” è uno spazio in cui progettare e riflettere su un compito. Gli alunni utilizzano quaderni, tablet, libri, per iniziare la progettazione del lavoro attraverso schemi, mappe, scalette, brainstorming, discussioni guidate, ecc..
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“Osservo e ricerco” è la fase in cui attraverso la navigazione, la scelta di immagini, l'osservazione di un esperimento e/o di un oggetto, gli alunni ricavano le informazioni essenziali con le proprie deduzioni, seguendo il metodo sperimentale dell’apprendimento per problemi.
In “Smonto e rimonto” si manipola il materiale strutturato (regoli, multibase, blocchi logici, costruzioni, schede, immagini, testi...) con cui l'alunno mette in gioco la capacità di analisi e di risoluzione delle situazioni problematiche.
“Racconto” è uno spazio allestito sia con materiale di facile consumo (cartoncini, colla, forbici, colori, tempere, pennelli, carta, ecc..) e di riciclo, sia con una postazione pc e/o tablet. In questa fase l'alunno decide quale modo scegliere per esporre i contenuti appresi (orale, grafico, pittorico, scritto, presentazioni, rielaborazioni digitali, ecc..).
Motivare alla partecipazione e ad un apprendimento costruttivo
Favorire relazioni positive mettendo a disposizione le proprie capacità per realizzare un compito comune
Creare un clima collaborativo superando il proprio punto di vista
Favorire l'acquisizione di un'autonomia personale
Migliorare la percezione di sé in relazione all'altro
Acquisire e sviluppare abilità e competenze disciplinari
Sviluppare un atteggiamento critico e consapevole rispetto al contesto socioculturale
Affrontare e risolvere situazioni problematiche
Utilizzare le competenze informatiche come strumenti compensativi
Sviluppare competenze digitali
Promuovere competenze di cittadinanza
Oltre i tablet e l’uso di app e di piattaforme digitali, è importante sottolineare il ruolo dell’insegnante che cambia riappropriandosi del suo vero valore: essere facilitatore e regista del percorso di apprendimento degli alunni.
Tutti i docenti e gli alunni delle due classi, supportati dai genitori (un centinaio di persone). In alcuni momenti dell’anno anche i genitori sono stati chiamati a condividere le attività svolte dai bambini che hanno svolto la funzione di tutor. I ragazzi nei mesi di aprile e maggio sono stati tutor anche degli alunni delle classi terze e quinte dello scorso anno scolastico.
Sperimentare e innovare sempre! Imparare a riconoscere gli elementi che caratterizzano il contesto in cui vivono i ragazzi, rilevandone i bisogni.