Il progetto LAB 3.11, in collaborazione con il FIT, si propone di fornire ad ogni scuola una carrozzina della linea Advantage e attivare corsi di formazione per gli insegnanti di Scienze Motorie e Sostegno al fine di garantire la possibilità di ampliare la gamma di esperienze sportive per tutti gli alunni disabili motori nell’ottica di una riappropriazione del movimento, degli spazi, della passione per lo sport, della libertà e della propria autostima.
Il percorso di LAB 3.11 nasce da una concreta e difficile sfida personale affrontata con determinazione, passione e quell’estro creativo, intraprendente e geniale che distingue le imprese più ambiziose.
Ad oggi tra le sue realizzazioni la fucina LAB 3.11 può vantare la testa di serie Advantage C, progettata e sviluppata per le competizioni agonistiche di alto livello; Advantage Scuola, carrozzina elastica, punto di forza sia per il principiante che per il professionista e Advantage Kids, perfetto strumento per l’avviamento all’attività poiché adattabile alla crescita del bambino.
I percorsi intrapresi da LAB 3.11 per promuovere l’utilizzo delle carrozzine e per diffondere le opportunità di utilizzo delle stesse sono molteplici e non si fermano ai confini nazionali.
Particolarmente proficua si è rivelata la collaborazione con la Federazione Italiana Tennis in cui è maturata la proposta Tennista oltre ogni limite!, che prevede la formazione di maestri per il tennis in carrozzina mettendo a disposizione l’attrezzatura necessaria.
Proprio dai positivi riscontri raccolti in questo contesto è nata l’idea di portare la sperimentazione delle carrozzine realizzate da LAB 3.11 anche all’interno delle istituzioni scolastiche della provincia di Cremona e di fornire corsi di formazione ai docenti di Scienze Motorie e Sostegno al fine di garantire la possibilità di ampliare la gamma di esperienze sportive da sottoporre agli alunni che presentano difficoltà motorie. In questo modo si intende far maturare una forte connotazione inclusiva nell’ambito sportivo attraverso la diffusione di discipline come tennis, pallacanestro, pallavolo, tennis-tavolo, baskin, scherma e molte altre.
La disamina in merito alla provincia a cui rivolgersi ha visto emergere Cremona poiché essa non solo rappresenta nelle dimensioni scolastiche un campione significativo del tipo di utenza interessata dal progetto ma si avvalora della presenza sul territorio di numerose associazioni sportive in diversi settori.
La forza dell’esperienza di LAB 3.11 si discopre di fronte all’intraprendenza dei creatori di affrontare le difficoltà personali ponendosi nell’ottica di migliorare la qualità della vita all’intera comunità di disabili motori. A questo principio cardine si affianca luna profonda passione per lo sport e per le opportunità ad esso interconnesse.
Queste sono le ragioni su cui si strutturano gli obiettivi perseguiti dalla progettualità di LAB 3.11. In primo luogo è infatti di fondamentale importanza l’aspetto pratico di creare supporti tecnici funzionali, dalle innovative caratteristiche di adattabilità così da ampliare il raggio di azione del soggetto..
Al contempo l’iniziativa si propone di incentivare la diffusione dell’attività sportiva tra i disabili quale imprescindibile fondamento per riconquistare la fiducia nelle proprie abilità, soprattutto in contesti critici come quello scolastico dove il processo di crescita necessità di fortificare parallelamente l’autostima del singolo e una percezione positiva di sé all’interno della comunità.
Per tutte queste ragioni appare indispensabile dalla donazione della carrozzina, l’attuazione di percorsi formativi per i docenti. Il principio cardine è infatti proprio quello di fornire tutti gli strumenti necessari affinché il percorso inclusivo prosegua anche negli anni successivi ipotizzando anche una formazione a cascata tra i medesimi professionisti della scuola stessa.
Grazie alla fruttuosa sinergia collaborativa creatasi con l’Ufficio Scolastico Territoriale della provincia di Cremona, il progetto si pone anche l’obiettivo di testare l’interazione positiva, progettuale ed effettuale, tra scuola ed extra scuola, nello specifico con le associazioni sportive al fine di creare un asse di frequentazione mirata e consapevole delle risorse agonistiche promuovendo al contempo la cultura dell’associazionismo, come forma di comunità, interesse e passione, nella formazione della più amplia comunità sociale del territorio.
Nel percorso progettuale di LAB 3.11 confluiscono numerose utenze. Si tratta infatti di raggiungere tutte le suole di ogni ordine e grado della provincia di Cremona e conseguentemente almeno un docente che partecipi ai corsi di formazione sostenuti dalla collaborazione con la Federazione Italiana Tennis. Di conseguenza ogni alunno con disabilità motoria avrà occasione di sperimentare la carrozzina e gli sport con essa praticabili.
La nostra esperienza con la fucina di idee di LAB 3.11 ci ha condotti ad immaginare che le possibilità di sperimentazione combinata tra l’attività sportiva e la disabilità sia solo all’inizio del proprio percorso.
Per tale ragione auspichiamo che la nostra iniziativa possa divenire occasione per promuovere una diffusione su larga scala di soluzioni tecnologiche e innovative che favoriscano l’abbattimento delle barriere motorie a favore di una maggiore fluidità di movimento, garantendo comunque la sicurezza e la stabilità del fruitore.
In particolare risulterebbe particolarmente fruttuoso un asse di collaborazione con altre federazioni agnostiche e ancor più con atleti di altre discipline per poter aggiungere nuovi prodotti con caratteristiche specifiche differenti.
Inoltre ci vediamo proiettati nell’ottica di diffondere su tutto il territorio nazionale la percezione delle categorie parasportive e dei suoi atleti come una risorsa da cui attingere e da seguire con entusiasmo e passione non solo in occasione delle olimpiadi ma durante tutto l’arco dell’anno.
Infine ci preme sottolineare come la duttilità di vedute e uno sguardo progettuale condiviso con l’Ufficio Scolastico Territoriale ci abbia condotti ad instaurare un’efficace collaborazione. Per tale ragione ci auguriamo che anche in altri contesti territoriali gli uffici di competenza raccolgano la positività dell’esperienza dando luogo ad ulteriori cooperazioni.