Fondazione Mondo Digitale
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Aspetti caratterizzanti: Realizzazione di un ambiente di apprendimento che permetta lo sviluppo di competenze, attraverso la soluzione di”compiti autentici”.
Aspetti didattici: L'ambiente di apprendimento, strutturato per la Robotica Educativa, permette il collaborative learning; utlizza una pedagogia della mediazione, che incrementi le potenzialità di ogni alunno; introduce nel curricolo artefatti cognitivi che permettano di “ pensare” meglio, (secondo la teoria di Seymur Papert e del costruzionismo).
Finalità del progetto: promuovere un apprendimento attivo basato sulla osservazione e sulla scoperta, orientato al raggiungimento di una crescente riflessione, consapevolezza e auto-valutazione dei propri processi.
Obiettivi di apprendimento:
Imparare a collaborare, lavorando in gruppo.
Sviluppare il proprio spirito critico, affrontando problemi complessi.
Imparare a comunicare verbalmente, presentando le proprie idee.
Imparare a comunicare per iscritto, scrivendo.
Prendere confidenza con la tecnologia, utilizzandone gli strumenti.
Sviluppare il senso di responsabilità, affrontando problemi comuni e reali, trovando soluzioni condivise, impegnandosi n prima persona.Parto dalla tesi che la Robotica sia “scienza” di sintesi che sviluppi contemporaneamente differenti conoscenze e linguaggi, attraverso cui poter “generare” comportamenti e funzioni del robot che si intende “animare”.
Ritengo inoltre (ed è proprio su questo assunto che ho sempre lavorato con i miei studenti) che tutti i linguaggi e le forme di conoscenza si compenetrino e si arricchiscano, in uno scambio reciproco continuo.
Grazie alla presenza in classe di una giovane tirocinante, il progetto ha permesso la preparazione delle gare di Robotica educativa, in cui i bambini con i loro robot narrano e interpretano una storia.
Fasi del lavoro svolto :
1. Prevedere ciò che lo studente deve apprendere (informazioni e/o attività).
2. Presentare il tema: il libro e/o la storia/ l'argomento su cui riflettere.
3. Presentare hardware e software nuovi da utilizzare e prevedere tempi di esplorazione personale.
4. Facilitare la creazione di squadre di lavoro che si scambino informazioni e idee.
5. Pianificare le tappe della realizzazione del progetto: progettazioni, revisioni, messa a regime, esposizione finale.
6. Dare feedback puntuali ad ogni intervento per il prodotto finale: movimenti dei robot, lavoro di squadra, pensiero critico, competenze che emergono.
7. Evidenziare le nuove nozioni apprese.
Obiettivi specifici: Tecnnologici:
- esplorazione del funzionamento del “Robot”
- compilazione di sequenze di istruzioni.
- creazione di scenari e possibili programmi di percorso.
Motivazionali e metodologici:
- mantenere la motivazione ad apprendere,
- sviluppare la manualità
- imparare ad utilizzare quanto appreso, in situazioni nuove e fuori contesto,
- imparare a finalizzare le proprie azioni, organizzando il “disordine” e trasformandolo in “forza creativa”
- sviluppare la capacità di indagine
- sviluppare la capacità di ricercare informazioni pertinenti
- migliorare il proprio metodo di studio-lavoro
- acquisire l’abitudine alla revisione e alla riflessione sugli elaborati e sui processi
Etico – sociali:
- fare esperienza di lavoro di gruppo
- saper riflettere sugli errori propri e altrui
- perseguire un obiettivo comune utilizzando al meglio le proprie capacità e conoscenze, condividendole lealmente.
- organizzare il proprio lavoro in base alle esigenze del gruppo
- sviluppare capacità di negoziazione nell'ambito di un gruppo.
Rispetto alla scuola “tradizionale”, l'attività ha evidenziato modalità didattiche differenti nell'affrontare l’errore, il gioco, la collaborazione tra pari e la valorizzazione delle conquiste personali.
In classe e in laboratorio si è sempre cercato di trasmettere l’idea che l’errore sia fondamentale per imparare, in un ciclo che preveda la prova, l'aggiustamento, la controprova corretta, la verifica fino all' individuazione di una soluzione.
Imparare giocando non è sinonimo di un percorso facile. Quando si gioca esiste una forte movitazione; il lavoro di squadra sostiene l'impegno, la perseveranza; guida le proprie scelte e, talvolta, induce a richieste di aiuto con cui conquistare la soluzione.
Una riflessione particolare può essere fatta anche sulla valutazione di un percorso di questo genere: come si può valutare un lavoro di gruppo, quali sono gli elementi da prendere in considerazione, come dimostrare le competenze raggiunte da ogni studente?
Durante le attività di laboratorio, le intere classi coinvolte, i gruppi a classi aperte (20 alunni per gruppo, tot 200 alunni di scuola primaria e 50 della scuola Infanzia). Durante le giornate organizzate per genitori (open day , festa della robotica al termine dell'a.s.) 70 intervenuti. Attraverso la diffusione sul sito web dell'I.C. delle notizie a cura dei ragazzi e articoli sulla stampa locale tutti i genitori e la popolazione del territorio
L'attività proposta è trasferibile in qualsiasi altra scuola del primo ciclo perchè si tratta di una metodologia che permette di migliorare l'apprendimento e sviluppare competenze e che ogni scuola può adattare alla propria utenza e alle proprie esigenze. Fondamentale avere un robot per ogni gruppo di max. 4-5 alunni . Riguardo alle risorse umane richiede disponibilità e formazione degli insegnanti. Rispetto all'organizzazione richiede elasticità nella programmazione e nella gestione dei gruppi classe .
Collegamenti
[1] http://2017.gjc.it/it/category/parole-chiave-separate-da-virgole/robotica-educativa
[2] http://2017.gjc.it/it/category/parole-chiave-separate-da-virgole/apprendimento-collaborativo
[3] http://2017.gjc.it/it/category/parole-chiave-separate-da-virgole/didattica-inclusiva
[4] http://2017.gjc.it/it/category/parole-chiave-separate-da-virgole/problem-solving