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Gruppi di studenti producono il materiale didattico di fisica, secondo un metodo di didattica alla pari, lo presentano e lo “insegnano” ad altri gruppi di studenti.
Le scuole dei pp. Gesuiti stanno ripensando il sistema educativo al fine di rispondere più efficacemente alle esigenze del mondo di domani.
In particolare, l'Istituto M. Massimo rappresenta il proseguimento di una tradizione educativa presente a Roma dal 1551.
In questo contesto, è stato avviato nel liceo scientifico un progetto pilota sulla didattica alla pari per imparare a riconoscere e risolvere problemi di fisica della vita reale.
Il progetto pilota, erogato dal Prof. Sergio Cavicchia che si pone vari obiettivi, secondo la Pedagogia ignaziana per la scuola superiore, con lo scopo di:
• rinforzare le cinque competenze chiave
1) Etica
a. Orientamento sia alla individuazione di soluzioni che alla massimizzazione del bene comune
2) Persistenza
a. Abitudine al lavoro continuativo per raggiungere un obiettivo
3) Team working,
4) Problem solving,
a. Potenziamento delle capacità di analisi
b. Pianificazione del lavoro in termini di procedura (come?), tempo (quando?), materiali (cosa?) e persone (chi?)
c. Applicazione del metodo scientifico: chiarire e affermare una domanda che riguarda un problema, esprimere le ipotesi per la migliore procedura (esperimento) e risposta al problema, provare la procedura, la raccolta dei dati, la risposta alle ipotesi del problema.
d. Capacità di integrare l’esperimento con la vita e con le altre discipline
5) Comunicare per convincere
a. Potenziamento della comunicazione con un linguaggio scientifico
• usando i tre facilitatori della Ratio studiorum
a. apprendimento attivo , gioco, competizione di gruppo
per svolgere tutto il programma curriculare con maggiore efficienza, stimolando l’interesse degli studenti e preparando gli studenti alle sfide della vita attraverso “un gioioso apprendimento”.
Tali obiettivi sono coerenti con (cfr. bibliografia):
1) le linee guida OCSE,
2) l’esperienza dei Paesi con i sistemi educativi più avanzati
3) i modelli di insegnamento per competenze,
4) la Ratio Studiorum,
5) le linee guida dei Gesuiti sull’educazione
6) gli indirizzi di Papa Francesco sulla educazione
7) La Pedagogia della Compagnia di Gesù
Gli studenti di una classe sono divisi in 5 gruppi. Ogni gruppo deve preparare e presentare un esperimento che includa la teoria di una unità di fisica a scelta. I team devono poi preparare un video e un elaborato che descrive un esperimento e la teoria associata con lo stesso approccio di un libro di testo multimediale.
Ciascun gruppo dovrà poi sostenere una discussione contro gli altri gruppi che consentirà di valutare la preparazione del gruppo proponente e la capacità critica degli altri gruppi. Tale fase consente di migliorare il materiale prodotto.
Durante la discussione al gruppo sotto esame viene amministrato un esercizio da svolgere sul tema trattato e scelto dal libro in dotazione.
Il lavoro verrà giudicato secondo alcuni criteri di giudizio di seguito elencati; dopo la discussione seguirà, nei giorni successivi, un test individuale sugli argomenti trattati.
La votazione curriculare dello studente verrà ottenuta combinando le valutazioni del lavoro di gruppo con il risultato ottenuto in una prova individuale.
I migliori lavori-video verranno presentati ad un evento di fine anno; il lavoro migliore si aggiudicherà un premio.
L’approccio proposto consente a ciascun studente di coprire tutto il programma curriculare e nello stesso tempo di rafforzare le 5 competenze chiave.
• I professori di Italiano - inglese potrebbero valutare la prova sotto il profilo della chiarezza espressiva
Collegamento con altre materie ed integrazione con matematica, l'inglese e scienze
• Gli studenti, dalle elementari al liceo, possono guardare con interesse ai loro compagni che hanno realizzato dei video per spiegare ciò che hanno studiato e forse capirlo più facilmente.
Principalmente una modalità di scuola che facilita l'interazione tra fisica e realtà, ma soprattutto sfida i giovani nella capacità di progettare e collaborare insieme, tra loro e con i docenti. Si smussano le dinamiche distruttive, antipatie e gelosie, che possono nascere in una lezione frontale.
Collegamenti
[1] http://2017.gjc.it/it/category/keywords-separate-with-commas/didattica-alla-pari
[2] http://2017.gjc.it/it/category/parole-chiave-separate-da-virgole/gioco
[3] http://2017.gjc.it/it/category/parole-chiave-separate-da-virgole/problem-solving
[4] http://2017.gjc.it/it/category/keywords-separate-with-commas/problem-setting
[5] http://2017.gjc.it/it/category/keywords-separate-with-commas/sperimentazione-di-meccanica
[6] http://2017.gjc.it/it/category/parole-chiave-separate-da-virgole/autovalutazione
[7] http://2017.gjc.it/it/category/parole-chiave-separate-da-virgole/creativit%C3%A0