Interconnessioni umane high tech terapeutiche per docenti e alunni
L’idea si è generata progressivamente dalla forte esigenza professionale di elaborare un macroprogetto a target “tecnologico”, non per complessità d’impianto, ma perché articolato mediante microstep formativi per docenti,alunne-i in interscambio biunivoco con modalità ricerca-azione. Questo muovendo dall’ampliamento del prototipo progetto primigenio “Inclusive Innovation Tecnology Lab” mediante una programmazione sistemica di azioni didattico-educative non a valenza d’intervento in ambiti circoscritti a temporalità scandenzata, ma assunte in un frame progettuale a sistema nel Curricolo d’Istituto, venendo a costituire lo spettro, il terreno fertilizzante per innesti tra i vari ambiti disciplinari, ai fini della trasversalità tra competenze chiave e di cittadinanza secondo i benchmarks Lisbona 2020, di cui quelli afferenti le tecnologie come indicatori - pilota. Di qui, quest’idea è stata sviluppata trovando sostentamento da tutte quelle istanze educative, soprattutto quelle da “spinta emergenziale epocale”:
Nel corso del tempo, come in un puzzle progettuale, si sono aggiunti tasselli a seguito disposizioni ministeriali e/o il grado di “sapienza circa la ricerca e sperimentazione tecnologica interna” maturato dal DS e da docenti “coachers”(Es. PNSD, linee guida cyberbullismo, smartphone in aula)
Il progetto, avviato due anni scolastici fa, questo il terzo, è sperimentato su due corsi: uno, quello in cui attualmente Luigi frequenta la classe terza, raggruppanti allievi normodati con risultati anche di eccellenza, altri a target BES (disagio, Rom, o diversabili di entità grave: autistici, ADHD, comportamenti oppositivo-provocatori, o altra compromissione da ritardo intellettivo con modalità organizzazione microgruppi in parallelo o in verticale, interventi personalizzati/individualizzati