Riarire i musei grazie alle tecnologie digitali: ecco il senso del progetto Musei 2.0 che negli ultimi tre anni scolastici ha coinvolto 150 studenti del Liceo di Ceccano che hanno provato a mettere le nuove tecnologie a servizio dei musei e delle loro difficoltà di personale. In questa area molti pregevoli musei sono chiusi, prorio per la mancanza dei fondi necessari. Le tecnologie possono riaprirli. In particolare sono state utilizzate applicazioni di realtà aumentata e di realtà virtuale, tramite le appa di Google
L’idea progettuale si basa sull’applicazione delle nuove tecnologie ai beni culturali. Attraverso la tecnologia è possibile cambiare il modo con cui il pubblico si relaziona con il museo e con i suoi contenuti, la struttura museale diventa un luogo “da vivere”, consentendo un accesso più “democratico” alla cultura e una gestione personale di tempi, spazi e percorsi cognitivi. Le ragioni che rendono vincente il binomio arte e tecnologia derivano da tre caratteristiche fondamentali tipiche delle nuove tecnologie:
Ecco gli obiettivi del progetto:
La realizzazione del progetto permette agli alunni di:
Il lavoro è stato svolto da un gruppo di 30 allievi delle classi III e IV, impegnati nell'alternanza scuola lavoro. Hanno interagito soprattutto tramite le apps di G. suite for education
L'uso della realtà virtuale e della realtà aumentata sarà sempre più frequente soprattutto a scuola: grazie ad applicazioni sempre più potenti sarà possibile visitare l'intero pianeta senza dover subire salassi finanziari. I giovani che saranno esperti in questi campi troveranno più facilmente lavoro e potrebbero adottare la realtà aumentata anche nelle loro attività professionali.