Si tratta di una sperimentazione di Unità di Apprendimento da sviluppare nei CPIA per acquisire alcune competenze relative all'obbligo scolastico, lavorando ed educando alla complementarità tra tecnologie digitali e manuali, in stretta connessione col mondo del lavoro.
Il progetto consiste in un laboratorio di costruzione di una lampada realizzata a partire da uno scarto: il cartone della pizza. Si tratta di un progetto realmente esistente, realizzato dalla start up Fattelo.com, con l'intento di "ridefinire il concetto di scarto, attraverso lo studio e la comprensione dei materiali e dei processi già utilizzati in altre filiere produttive" e di "riuscire a comunicare come consumare e creare in maniera intelligente". Start-up e lampada sono stati finanziati attraverso una campagna di crowdfunding. Il valore educativo ed innovativo di questo laboratorio consiste nel riflettere, attraverso la realizzazione della lampada, sui diversi contenuti della tecnologia e le reciproche relazioni. Tali contenuti sono stati messi a sistema elaborando collegamenti tematici, da una parte e, mettendo in opera conoscenze, abilità e competenze acquisite: sia nella costruzione fisica dell'oggetto proposto, sia nella creazione di un prodotto digitale capace di raccontare e collegare tra loro i diversi saperi che concorrono alla sua realizzazione (materiali, disegno, energia, ecc.).
I prodotti del laboratorio sono stati presentati dagli studenti all'Esame di Stato e la documentazione del lavoro svolto è stata pubblicata da Fattelo.com , con la quale ci sono stati diversi scambi via email.
Il progetto è nato dall'osservazione delle necessità di apprendimento degli adulti che frequentano i CTP: come fornire nuove conoscenze, consolidare e ampliare abilità e competenze, facendo lavorare insieme persone con diverse situazioni culturali e sociali di partenza? Come uscire dalla retorica oppositiva tra manualità e ICT? Come sintetizzare/visualizzare il percorso logico dei processi produttivi? Il collegamento con un'azienda reale, è stata inoltre un vero incentivo (di risorse, ispirazione, creatività...) per i corsisti, con la prospettiva di un miglioramento delle proprie condizioni lavorative.
Il progetto didattico può essere sviluppato dal prossimo a.s. anche con la collaborazione di altri CPIA e colleghi, per mettere a punto un modello capace di far dialogare gli adulti in formazione anche con realtà produttive del territorio.
Gli obiettivi specifici del progetto sono stati:
• Riassumere e rielaborare i contenuti tematici svolti durante il corso dell'anno scolastico, ai fini della preparazione dell'esame finale;
• Introdurre i principali concetti relativi all'energia;
• Realizzare un prodotto fisico e uno digitale;
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• Far comprendere in maniera operativa le modalità logiche che sottendono i processi produttivi (con uso delle mind map).
Data la finalità di sintesi del progetto, sono contemplate le 3 principali competenze in campo tecnologico delle 22 totali previste, relative alla conclusione del 1° periodo didattico del 1° livello relativi alla formazione nei CTP/CPIA1:
• Progettare e realizzare semplici prodotti anche di tipo digitale utilizzando risorse materiali, informative, organizzative e oggetti, strumenti e macchine di uso comune.
• Orientarsi sui benefici e sui problemi economici ed ecologici legati alle varie modalità di produzione dell'energia e alle scelte di tipo tecnologico.
• Riconoscere le proprietà e le caratteristiche dei diversi mezzi di comunicazione per un loro uso efficace e responsabile rispetto alle proprie necessità di studio, di socializzazione e di lavoro. Modalità e strumenti utilizzati hanno previsto:
• Lezioni frontali, con uso di presentazioni in prezi (http://prezi.com/-on1i5uqz2t1/?utm campaign=share&utm medium=copy&rc=ex0share), raccolta di materiali didattici sulla piattaforma blendspace.com
• Attività laboratoriali di gruppo
• Brainstorming, discussioni collettive
• Mind mapping, uso dell'app mindomo.com
• Flipped classroom, con videolezioni su alcuni contenuti (realizzate con screencast'o'matic)
Non è stata prevista alcuna interazione col progetto da parte di utenti esterni ai corsi del CTP, dunque il progetto a riguardato una ventina di studenti.
Tuttavia, poiché il progetto è stato messo in rete pubblicando un video sul canale youtube dell'insegnante https://youtu.be/UKJvTS049oE, dal 17 giugno ad oggi ci sono stati un centinaio di visualizzazioni, anche non solo in Italia (per via dei paesi di provenienza degli studenti, che avranno voluto mostrare ciò che hanno realizzato in Italia ai loro cari). Nell'idea di sviluppo del progetto si vorrebbe creare un portale dei lavori svolti, in modo da avere un portfolio online dei corsisti, da mettere in collegamento anche con siti web di istituti di istruzione superiore e di enti preposti alla ricerca di lavoro (Centri per l'impiego, COL, agenzie interinali, ecc.), ed essere strumento concreto di crescita, comunicazione e diffusione dei risultati conseguiti a scuola.
Dal 1 settembre 2015 tutti i CTP del territorio italiano diventeranno istituzioni scolastiche autonome denominate CPIA (DPR 263/12). Si dovrà lavorare prevedendo 3 fasi: accoglienza corsisti con valutazione competenze pregresse, stesura patto formativo individuale sulla base degli esiti della fase precedente, inserimento nei corsi (per acquisire le 22 competenze richieste) strutturati sotto forma di UdA, unità di apprendimento, intese come insieme autonomamente significativo di conoscenze, abilità e competenze, da erogare anche a distanza.
Il progetto didattico qui esposto vuole essere una proposta sperimentale, un esempio possibile di Uda, da cui metodologicamente partire per mettere a punto l'offerta formativa dei CPIA.