Fiabe, narrazioni e autobiografie nell’incontro tra storie e culture
Le parole più belle corredate con i colori delle immagini e la melodia dei suoni
che colorano l'anima...
Lo sfondo è il contesto entro il quale si snoda l’attività didattica, il pretesto per creare le
connessioni fra le nuove conoscenze, oggetto dell’apprendimento, il contenitore affettivo capace di
agire sulla motivazione.
L’intento è quello di permettere agli alunni d’immergersi in un’atmosfera di luoghi sconosciuti,
immaginari e di rappresentarli attraverso codici espressivi differenti, la musica, la narrazione, il
senso estetico del bello, la poesia, la capacità di evocare concetti profondi partendo
dall’articolazione delle parole e dei suoni.L’intreccio delle storie con la musica e la danza, intesa come linguaggio del corpo: le parole narrate
e recitate viaggiano sul filo della fervida fantasia dei bimbi.
Desiderio di comunicazione e desiderio di esprimersi attraverso tutti i linguaggi che si incontrano
nel proprio cammino: musica, narrazione, parola, immaginario, rappresentazione.
L’utilizzo di mezzi audiovisivi ( telecamera, microfoni, computer, web), musicali, cinematografici,
sottendono un connubio tra parole e immagini. L’importanza dell’ illustrazione/immagine, non
come mero elemento decorativo, bensì come linguaggio a sé stante, in grado di “raccontare” ciò che
le parole non dicono, in quanto l’immagine si pone al servizio della narrazione. Quella che segue è una proposta per la realizzazione di un percorso didattico per l’insegnamento
dell’italiano attraverso l’utilizzo dell’ipermedialità applicata alle “storie di vita”.
L’assunto teorico da cui prende le mosse, dal punto di vista dell’utilizzo delle tecnologie nella
didattica, è che non si dovrebbe “imparare ad usare software” ma “imparare utilizzando software”.
Si è, pertanto, delineato un percorso che prevede l’utilizzo delle tecnologie quali “palestre” per
pensare e per imparare, oltre che come occasione di acquisizione di competenze significative per il
diritto di cittadinanza.Il percorso mira a far acquisire agli alunni la consapevolezza di poter comunicare con codici diversi
e migliorare, con percorsi creativi, le abilità di lettura e scrittura, utilizzando software specifici.
Favorire: l’acquisizione di competenze comunicative nella lingua italiana;- il potenziamento di abilità di studio e logiche; la scelta di strategie adeguate per “rimettersi in gioco” ed esprimere emozioni;l’alfabetizzazione tecnologica relativa a: comunicazione a distanza; reperimento di informazione on line; produzione e manipolazione di immagini; costruzione di percorsi ipertestuali e cortometraggi; allestimento di spazi web. Le Nuove Tecnologie multimediali, ipermediali, telematiche, presentano forti potenzialità quale “tecnologie educative”, ampliamento del campo d’azione delle capacità metacognitive, cognitive, espressive, e supporto alla realizzazione didattica di progetti collaborativi carichi di significato. L’attività didattica iperfilmica è, in un certo senso, una modalità “binoculare”, una scala complessa a zig zag, fra razionale ed emozionale, analogico e analitico, verbale e iconico, attraverso logica classica e abduttiva. Navigazione guidata in Internet, utilizzo della posta elettronica e della chat; utilizzo di ambienti
digitali per la videoscrittura, il trattamento delle immagini, la produzione di percorsi multimediali e
ipertestuali (Power Point, Photo Shop, Hyperfilm).
Si intende, inoltre, utilizzare, come traccia principale per creare gli iperfilm, filmati prodotti con una
webcam e si prevede di realizzare file audio con l’ausilio di un registratore.
Si pensa di avvalersi anche di software libero in quanto espressione della vocazione infraculturale e
cooperativa della rete.
Ad oggi hanno interagito con il sito allestito per la socializzazione circa 456 utenti, e si sono avuti circa il 45% di contatti.
la scuola sta attraversando un momento di transizione, dalla didattica tradizionale alla didattica impostata su una concezione costruttivistica della conoscenza, che richiede di rivedere la teoria e la pratica dell’azione scolastica per far sì che l’insegnamento non sia solo trasmissione di un corpo di conoscenze statico e immodificabile ma anche facilitazione alla costruzione e all’integrazione delle conoscenze.
La multimedialità può essere un mezzo per offrire nuove opportunità verso la costruzione di apprendimenti integrati e significativi.