Sperimentare un progetto di potenziamento della lingua inglese attraverso una narrazione multimediale finalizzata all’ inclusione di alunni con bisogni specifici di apprendimento.
Il nostro lavoro parte dal desiderio di sperimentare un progetto di potenziamento della lingua inglese e, allo stesso tempo, portare avanti il progetto lettura avviato, con successo, negli anni precedenti. Tra le varie iniziative proposte si è privilegiato l’attività di storytelling, in quanto ci ha consentito di trasformare le tradizionali lezioni in un insieme di attività gioiose, coinvolgenti e stimolanti per gli alunni. Si è scelto di narrare, nella lingua originaria, una favola di Oscar Wilde “The Selfish Giant” perché ha permesso di realizzare un percorso interdisciplinare capace di sensibilizzare gli alunni sui valori della condivisione e della generosità e insegnare loro che per creare un futuro migliore è necessario capire le esigenze degli altri e aiutare chi è stato meno fortunato di noi. Siamo partiti dalla lettura ad alta voce del libro facendo attenzione alla comprensione dei vocaboli nuovi, utilizzando la gestualità e le immagini, ma soprattutto giocando con l’espressione della voce. I bambini hanno avuto un ruolo attivo durante l’ascolto del racconto in quanto si è chiesto loro di mimare alcune azioni, di caratterizzare ciascun personaggio, attribuendogli una voce particolare. Siamo passati, poi, alla suddivisione della storia in sequenze. In un secondo momento gli alunni hanno proceduto, divisi in gruppi eterogenei, alla scelta delle parti più significative del libro, alla realizzazione dei disegni e delle relative didascalie. In questa fase il lavoro è stato organizzato cercando di lasciare molto spazio ai bambini per permettere loro di esprimersi liberamente. Molto importante è stato" lo spirito di squadra”, che ha visto gli alunni attivi e pronti a lavorare insieme, collaborando al fine di raggiungere un obiettivo comune. Un momento molto significativo è stato la registrazione audio della propria voce e dei video, in quanto, riascoltandosi sono riusciti a rintracciare da soli errori e punti di debolezza. Il progetto è stato realizzato dall’ ins. Nadia Maria Di Falco, insegnante di lingua italiana e inglese in una classe quinta a tempo pieno composta da 22 alunni, 11 femmine e 11 maschi. Nella classe è presente un bambino dislessico, un bambino con disturbo dello spettro autistico ed un bambino con disturbo oppositivo- provocatorio.
L'esperienza è stata realizzata in continuità con il programma didattico, ed è stata vista come un'occasione per consolidare gli apprendimenti relativi alla lingua inglese. Gli obiettivi didattici che si vogliono raggiungere sono:
- migliorare la pronuncia e la comprensione, utilizzando un contesto d’apprendimento stimolante e divertente
- motivare ad esprimersi in inglese
- acquisire lessico e strutture linguistiche - avvicinare gli alunni alla lettura.
Il progetto pone, inoltre, attenzione ai seguenti obiettivi trasversali: - sviluppare e potenziare le abilità comunicative
- valorizzare i diversi stili di apprendimento
- sviluppare l’ascolto e la concentrazione
- facilitare l’integrazione degli alunni BES
- sviluppare la capacità di collaborare all’interno del gruppo classe, in piccolo gruppo - riflettere sul tema della diversità
- utilizzare le nuove tecnologie
- promuovere lo sviluppo di abilità volte all’autonomia, all’autocontrollo e all’autostima
Per realizzare tali obiettivi si è cercato di avvicinare gli alunni alla lettura, stimolando la loro fantasia e creatività, nonché le loro capacità linguistiche e comunicative attraverso la rielaborazione personale di testi scritti e di disegni; utilizzando le nuove tecnologie in un contesto creativo e collaborativo.
L’intervento dell’insegnante è stato significativo nella fase di elaborazione di audio e immagini, dove si è mostrato ai ragazzi l’utilizzo dei diversi programmi utilizzati, scegliendo insieme a loro le modalità di realizzazione del prodotto finale.
Gli utenti che hanno interagito con il progetto sono stati:
i 22 alunni della classe;
le 3 insegnanti di classe.
Gli utenti coinvolti hanno interagito durante i lavori e le attività previste dal progetto in orario curriculare.
Potrebbe essere una modalità di lavoro alternativa alla classica lezione tradizionale, capace di includere le diverse specificità dei nostri alunni rendendoli protagonisti attivi del loro percorso di apprendimento e sperimentatori di nuove tecnologie.