I bambini entrano nel mondo dell’arte e fanno un viaggio tra le storie e le tecniche
degli artisti, ritornano dal viaggio con la mente più aperta e le mani più abili.
L’associazione Resine nasce dall’incontro tra esperienze professionali nel campo dell’infanzia, del teatro, dell’audio‐visivo, della fotografia e dell’artigianato. La compresenza di diverse abilità ci permette di operare nell’ambito della formazione su molteplici livelli, proponendo un’offerta innovativa e diversificata. Infatti le rispettive competenze, tecniche e artistiche garantiscono un’apertura multidisciplinare in un contesto di sperimentazione permanente. L’idea di partenza nasce dalla voglia di trasmettere la nostra passione per l’arte ai ragazzi, per fornirgli nuovi strumenti di decodificazione del presente e stimolare la loro creatività e curiosità, attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie molto diffuse (come ad esempio smartphone e tablet) che, spesso utilizzate solo come distrazione, possono invece diventare mezzi di produzione “artistica”. Il nostro obiettivo è quello di avvicinare all’arte attraverso “il fare”, inteso principalmente come utilizzo attivo e creativo di strumenti digitali di uso quotidiano. I ragazzi entrano in relazione con l’opera d’arte attraverso un’osservazione nuova che passa per la sollecitazione dei sensi, la sperimentazione di materiali, strumenti e tecniche. In questo modo, scoprono l’universo artistico come un gioco da fare e condividere con altri ragazzi. Le regole e le tecniche agite dai singoli artisti diventano per i ragazzi uno strumento utile per costruire e inventare nuovi mondi. Giocare con l’arte e la tecnologia come premessa allo sviluppo di una personalità originale ed autonoma. ll progetto è stato realizzato per la scuola elementare Ferraironi di Roma, in un ciclo di 10 incontri di un’ora e trenta ciascuno. Ogni incontro prevede una prima parte dedicata all’osservazione di un’opera e ad un ricco scambio con i bambini e una seconda parte in cui si passa alla pratica con un’attività ludico‐teatrale mirata alla rielaborazione originale della tecnica d’artista, per approdare alla fase finale: la realizzazione di un’opera d’arte.
Al terminele opere dei bambini vengono esposte in una mostra collettiva
multisensoriale .
Uno dei nostri obiettivi è quello di creare un luogo di sperimentazione e scoperta attraverso un apprendimento ludico, dove sviluppare capacità e conoscenze plurisensoriali in una dimensione di condivisione e collaborazione. Tentando di abbattere il divario tra insegnante e alunno, agiamo come accompagnatori all’interno di un percorso che mira all’autonomia intellettiva del singolo, all’interno di un gruppo che condivide un’esperienza. Altro obiettivo è quello di usare l’arte come mezzo di conoscenza di se stessi e degli altri, di lavorare indirettamente sulle emozioni che essa suscita, usandole poi per creare una nuova opera. Sperimentiamo un metodo educativo alternativo in cui non vengano solo trasmesse delle nozioni, ma venga condivisa l’osservazione di un oggetto artistico, ponendoci tutti allo stesso livello, aprendo un reale confronto che coinvolga tutti. Dopodiché cerchiamo di mettere nel corpo quello che abbiamo visto, e così quel quadro, quella fotografia diventano materia malleabile, che possiamo trasformare e usare a nostro piacimento. Pensiamo che l’utilizzo di nuove tecnologie come gli smartphone e i tablet renda ancora più partecipi i ragazzi, che in questo modo realizzano video, registrano e rielaborano suoni, musiche e fotografie, o li usano come elementi d’installazioni multimediali. Con l’ausilio di un pc fisso rielaboriamo il materiale prodotto che confluisce nella realizzazione della mostra finale: un percorso sensoriale.
Al progetto hanno aderito due classi elementari, per un totale di 50 utenti.Tre operatori, 90 minuti a incontro. Si comincia con la visione partecipata e interattiva delle opere dell’artista, in un’aula attrezzata di computer, videoproiettore o lim e casse per l’ascolto musicale; in un’altra aula già allestita i bambini sperimentano vari materiali e tecniche artistiche in un percorso libero e personale. Questo passaggio è scandito da attività e strumenti eterogenei:dalla tradizionale pittura a tecnica mista con pennelli e spatole passando per l’utilizzo di smartphone
Come figure professionali che vengono da ambiti differenti possano proporre una visione più ampia, completa, eccentrica, proprio in virtù di un approccio specifico e diversificato. Questa idea di trasversalità di competenze ha generato uno scambio con le maestre che hanno preso spunti dalle modalità di approccio alle nostre tematiche per coinvolgere i bambini in altre lezioni, riproponendo temi trattati durante i nostri incontri per esercitarsi nella scrittura creativa piuttosto che nella geometria. Questo ci riconferma il potenziale educativo e multidisciplinare dell’arte: essere applicata a diverse materie scolastiche ma anche all’ambito fisicoemotivo.