Tramite un percorso di analisi della conoscenza di sé, delle attribuzioni di ruolo e dei vissuti espressi dagli attori coinvolti, non solo nel contesto scolastico ma anche in quello familiare ed extrascolastico, il progetto vuole sperimentare, con la collaborazione in rete dell'Istituto Superiore "E.Mattei"e alcune associazioni del territorio, un modello educativo verticale di continuità e orientamento per la prevenzione della dispersione scolastica.
La parola chiave in relazione alla problematica della dispersione è “inclusione”. Fondamentale, infatti, non è solo lo “ stare a scuola” ma soprattutto l’attivazione di processi di appartenenza ai gruppi di pari, con azioni sinergiche che stimolano comportamenti sociali positivi in un clima di valorizzazione dei rapporti interpersonali. La sfida è dunque quella di accentuare la dimensione formativa e orientativa del curricolo verticale partendo dalla scuola dell’infanzia per giungere al coinvolgimento del biennio della scuola secondaria di secondo grado. L’utilizzo della peer education, una delle metodologie più efficaci all’interno di strategie di prevenzione di comportamenti a rischio tra i giovani, costituisce l’elemento cardine attorno al quale si sviluppa il progetto. Tale metodo educativo si fonda, infatti, sul riconoscimento del ruolo centrale che il gruppo dei pari assume nell'ambito dei processi evolutivi che si realizzano in adolescenza e si traduce nell'individuazione di ragazzi/e disposti ad assumersi intenzionalmente il ruolo di attori primari nella realizzazione di iniziative di promozione e prevenzione con/e per i propri coetanei. Il secondo elemento caratterizzante l’intervento è l’uso didattico del “lavoro”. L’attività pratica, finalizzata ad uno scopo utile, svolge un’importante funzione di motivazione. La dispersione discende spesso da una mancanza di autostima che si accresce in contesti formalizzati ed astratti come spesso sono quelli scolastici. Viceversa l’impegno con una dimensione operativa e manuale sviluppa senso di appartenenza alla scuola insieme alla consapevolezza delle proprie capacità in relazione a diversi compiti e quindi diversi stili di apprendimento.
L'utilizzo delle TIC, infine, favorisce la conquista di modalità di comunicazione e relazione flessibili e adulte unitamente alla realizzazione di forme multimediali della comunicazione, della cooperazione, dell' analisi del contesto, della valutazione dell’impatto su di sé, sull’altro e sulla dimensione collettiva. Il progetto è finalizzato all'acquisizione progressiva di capacità di espressione multimediale del sapere, del saper fare e del saper essere. Elementi qualificanti sul piano dell'innovazione didattica:
• Uso della metodologia della peer education come strategia di prevenzione e integrazione tra stili cognitivi
• Uso intensivo della didattica laboratoriale e della progettazione attraverso la ricerca-azione
• Uso del lavoro nella sua valenza didattica, come metodo di conoscenze e quindi di apprendimento
• Potenziamento della dimensione verticale del curricolo favorendo l’incontro sistematico tra diverse fasce d’età e quindi mettendo a confronto diversi traguardi di crescita.
• Utilizzo delle TIC con particolare riferimento alla creazione di bacheche digitali condivise tra le scuole della rete per gestire iscrizioni ed accessi ai servizi di peer education ed ad attività laboratoriali.
➢ Approfondire la conoscenza e l'accettazione di sé, rafforzando l'autostima e le capacità di orientamento autonomo, al fine di contenere il disagio e di prevenire, successivamente, il fenomeno della dispersione scolastica.
➢ Favorire l'autovalutazione dei punti di forza e di debolezza individuali per un'adesione consapevole al percorso educativo proposto e costruito in sinergia.
➢ Motivare gli studenti all'apprendimento, valorizzandone qualità e risorse anche latenti.
➢ Sviluppare competenze trasversali di ascolto, riflessione e sperimentazione.
➢ Accrescere l’integrazione tra alunni con diversi profili scolastici, stimolandoli a condividere le proprie competenze ed individuare le strategie utili ai diversi stili di apprendimento.
Utenti coinvolti: 100 (secondaria di primo grado e secondaria di secondo grado)
Le attività proposte hanno seguito come da art.3 del D.M. 7 febbraio 2014 due differenti tipologie di azione:
a) Attività in piccolo gruppo
b) Attività rivolte all’intera comunità scolastica con particolare riferimento alle famiglie
Prospetto di intervento:
- Attivazione aule studio con la presenza di docenti e studenti tutor (con rapporto da 1 a 1 fino a 1 a 5):lavoro a classi aperte (per gruppi di livello) in orario extracurricolare con la valorizzazione delle figure di studenti tutor (Secondaria di Secondo Grado)
- Avviamento laboratori scientifici ("Matematica in verticale")
- Realizzazione di un laboratorio di progettazione sul disegno cad e la stampa 3d (3D MATH)
➢ “Utilizzare le nuove tecnologie e la rete, contenitore di informazioni e comunità virtuale, affinché gli allievi, attraverso il “costruire” (artefatti materiali ed immateriali), assumano un ruolo attivo nel proprio apprendimento, sviluppino responsabilità, siano coinvolti cognitivamente ed emozionalmente, rielaborino le proprie conoscenze e sviluppino abilità di pensiero: chi apprende non impara direttamente dalla tecnologia, impara pensando a ciò che sta facendo” (cit. INDIRE).
➢ Promuovere iniziative di informazione sulle prospettive occupazionali presenti nel territorio, a sostegno delle scelte, relative al percorso formativo successivo e attivare i necessari rapporti con i genitori per un loro coinvolgimento nel processo di orientamento.