Produzione di brevi filmati con la tecnica del “mash up”. I lavori hanno lo scopo di presentare il frutto della ricerca individuale o di gruppo attraverso nuovi linguaggi.
Nell’anno scolastico 2010-2011 in occasione del 150° anniversario dell'unità d'Italia ho deciso di far realizzare ai ragazzi di una terza classe di scientifico tecnologico una “riflessione particolare” sul tema dell’unità d’Italia, utilizzando il montaggio video come strumento di riflessione. I ragazzi si sono dapprima esercitati con la produzione di piccoli filmati a tema libero in cui relativamente ad un “soggetto” (amore, amicizia, sport) andavano analizzati i diversi aspetti (poesia, arte, cinema, musica, fotografia…) e montati con la tecnica del Mash Up. ”Il Mash Up è un montaggio di immagini e di suoni (remix), estratti da fonti diverse che vengono copiate, ritagliate, incollate, trasformate, mixate e assemblate per creare una nuova opera. Per remix si intende tutto ciò che – con l’ausilio dei nuovi linguaggi crossmediali – miscela contenuti audiovisivi preesistenti in modo tale che il contenuto modificato assuma un valore creativo e artistico proprio”. La stessa tecnica è stata usata successivamente per la realizzazione di filmati sulla storia d’Italia dall’unità ai nostri giorni. I filmati dei ragazzi relativi all’unità d’Italia sono stati utilizzati per uno scambio e-twinning che festeggiava appunto l’unità d’Italia (“Buon compleanno Italia”). Uno studente particolarmente dotato e sensibile ha realizzato un filmato (di circa 15 minuti) sulla guerra, intitolato “Il mare del male” che l’anno scorso è stato segnalato (medaglia del Presidente della Repubblica) da FORUM PA. Nel corso del corrente anno scolastico i ragazzi hanno continuato ad utilizzare lo strumento appreso e la tecnica del “mash up” per realizzare una riflessione sulla sicurezza stradale, sull’abuso di alcol prima di mettersi alla guida, sulla guida consapevole e sicura, sotto forma di piccoli spot.
Il progetto ha permesso agli allievi di sperimentare la multidisciplinarietà, le TIC, la fantasia, l’approfondimento individuale e di presentare la sintesi del loro lavoro, ai compagni e ai docenti, con un linguaggio nuovo di tipo “cinematografico”
Il progetto è stato proposto a circa 20 ragazzi che si sono impegnati nel corso di due anni scolastici (non a tempo pieno) e che ormai utilizzano abbastanza facilmente le tecniche del “mash up” per trattare temi interdisciplinari. Il progetto può essere esteso ad altri studenti della scuola
Che l’innovazione didattica non sempre richiede grandi investimenti di denaro.