Il paesaggio nel piatto

Oggetto di valutazione didattica disciplinare sono stati 1. Il miglioramento della competenza comunicativa in senso lato 2. l’acquisizione della competenza narrativa 3. la capacità di trasformare un’intervista registrata o un testo informativo in uno schema scritto e poi in un racconto 4. la capacità di titolare in modo efficace 5. la capacità di riconoscere le caratteristiche linguistiche e strutturali di un testo scritto e di un testo orale Gli studenti pur non avendo acquisito una competenza comunicativa in senso lato né la competenza di media literacy, hanno decisamente migliorato le capacità relative agli altri obiettivi disciplinari. Le aspettative più importanti erano le seguenti: 1. far conoscere e apprezzare il territorio e la sua storia contadina a studenti sradicati dalla tradizione culinaria del luogo; il progetto, infatti, è stato pensato per una classe ad indirizzo enogastronomico. 2. sollecitare gli studenti all’inclusività e alla valorizzazione dei punti di forza di ognuno 3. Il sollecitare gli studenti al coinvolgimento attivo nella ricerca e nella realizzazione del prodotto Per quanto riguarda il primo punto, abbiamo visto crescere l’interesse ad approfondire la conoscenza delle pietanze e dei segreti legati all’utilizzazione delle erbe, oltre che della produzione bio ed ecosostenibile. L’esperienza sensoriale presso l’agriturismo ha acceso la curiosità tanto che nei giorni successivi alla visita uno degli studenti ha raccontato di aver riconosciuto nei prati del suo paese diverse erbe. La formazione dei gruppi per aggregazione spontanea ha portato alla formazione di due gruppi omogenei, uno composto dai ragazzi con i risultati scolastici più alti, l’altro da quattro studenti con problemi di diverso genere accomunati tutti da difficoltà linguistica e socio-relazionale, livello basso di autostima. I risultati sono stati sorprendenti. Il gruppo dei” bravi” ha stentato nell’organizzazione del lavoro, nel reperimento dei materiali e ha cercato molto spesso l’aiuto degli insegnanti. Gli studenti hanno dichiarato di non avere interesse alla realizzazione del prodotto e soltanto dopo molte sollecitazioni si sono attivati, realizzando un capitolo molto al di sotto delle loro potenzialità. Il gruppo più debole, invece, ha riconosciuto come leader un ragazzo che fino alla metà dell’anno in corso si è mantenuto, anche con il banco, al di fuori del gruppo classe, perché non sapeva di chi fidarsi (sua dichiarazione). Il leader ha guidato il gruppo che è stato puntuale nelle consegne, pronto alla correzione e capace di risolvere i problemi che via via si presentavano. Un gruppo formato da studenti demotivati e a rischio di dispersione scolastica si è particolarmente distinto per serietà, capacità di lavoro in team ed interesse. Vogliamo evidenziare ancora l’ottimo risultato dal punto di vista della responsabilizzazione e della crescita personale di uno studente in particolare di un gruppo che ha visto la partecipazione effettiva di soli due studenti su quattro componenti originari, in quanto una studentessa a causa di gravi problemi di salute ha subito un lungo periodo di degenza ospedaliera e l’altro studente si è assentato numerose volte. Lo studente che ha preso in carico l’organizzazione del lavoro e la realizzazione del capitolo si è impegnato moltissimo con ottimi risultati; per coinvolgere la studentessa ammalata ha pensato, senza riuscire nell’intento per motivi organizzativi, di farle registrare la narrazione in ospedale. Nella classe in generale è cresciuto il senso di appartenenza ad una comunità di lavoro e aiuto alla crescita

Il progetto è stato attivato con una classe che ha realizzato il prodottto, utilizzando prevalemtemete google drive