"Ethical Fashion", tra moda e tecnologia

Il ruolo della moda non è solo quello di veicolo di lusso e di eleganza, ma può tradursi in un efficace traino dei valori di solidarietà sociale. AltaRoma, in collaborazione con International Trade Center (Itc), l'agenzia operativa di cooperazione dell'Onu, ha messo in campo un progetto di moda e cooperazione in Africa.
Il progetto "Ethical fashion - Un ponte tra culture", presentato nel corso di un workshop ieri mattina nell'ambito della settimana della moda a Roma (6-11 luglio), punta a sostenere, attraverso il coinvolgimento delle case di moda italiane e internazionali, la creatività di piccole comunità africane. Le case di moda coinvolte al progetto si impegnano, tramite l'intermediazione dell'Onu, ad aprire delle piccole aziende nei vari Paesi africani. Entrano in contatto con manodopera, artigiani e artisti del posto e insieme a loro producono e vendono abiti, accessori e opere d'arte a costi accessibili per il mercato africano, utilizzando materiali e prodotti del posto, con particolare attenzione all'impiego di materiali riciclabili.

 
A Nairobi gli stilisti del futuro
Le soluzioni proposte al Global Junior Challenge
Il progetto “Nairobits School of Design” è stato selezionato tra i finalisti nella quarta edizione del Global Junior Challenge.
È una scuola di disegno digitale che offre alla gioventù di Nairobi gli strumenti per esprimere la propria creatività. Con slogan, fotografie, illustrazioni e animazioni gli allievi raccontano la cultura locale e danno forma alla loro visione del mondo. Dalla costruzione di un sito web al disegno di un capo di abbigliamento, gli allievi entrano in contatto con una vasta gamma di discipline diverse: fotografia, scrittura del testo, disegno visivo, marketing, attività imprenditoriale ecc. La filosofia della scuola è che gli “studenti sono autori”, anche del futuro.
 
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