ARCHEOSAPORI vuole legare attraverso il cibo di epoca imperiale le culture culinarie di alunni provenienti dalle province dell'ex Impero Romano, intese come contaminazioni positive dei gusti in piatti specifici.
L'iniziativa rappresenta un'occasione di incontro e confronto tra diverse culture essendo il "De re culinaria" di Apicio un manuale presente non solo nelle cucine dei popoli italici, ma anche nelle cucine dell'Africa settentrionale e dell'Asia minore
Il cibo tramanda storie e abitudini di vita raccontando molto sull'evoluzione dell'uomo e le sue fasi di crescita; considerato il forte valore simbolico e affettivo che il cibo porta in se, la proposta si sviluppa trasversalmente toccando le sue principali sfere di appartenenza: la cultura, l'identità, il piacere, la conoscenza, la consapevolezza, la relazione, l'interdisciplinarietà e l'intercultura.
Il progetto funge da collettore inclusivo nelle relazioni tra gli alunni di etnie diverse; si intende coinvolgere in modalità itinerante strutture educative, ricreative, ristorative e culturali mediante strumenti di diffusione sociale.
Il Progetto Archeosapori mira, in prima battuta, ad allestire una coquina romana itinerante, laddove la lezione di storia si fonde con quella di cucina. Spendibile per qualsiasi epoca storica, il Progetto Archeosapori propone il suo percorso culinario reinterpretando e attualizzando i suggerimenti di Apicio per giungere all'arte del maestro Artusi senza disdegnare Scappi, Tanara e Carnacina. Strizza l'occhio alla cucina storica francese citando Carème, de Bechamel ed Escoffier.
Interagiscono con l'equipe di docenti (6), circa 50 alunni che fattivamente contribuiscono alla ricerca storica, studio scientifico-tecnico, realizzazione e attualizzazione delle singole ricette. Un gruppo di 5 alunni collabora per la diffusione online del progetto tramite social network
Numerosi sono gli spunti educativi del Progetto Archeosapori; dalla Tecnica gastronomica alla Cucina storica passando per la Storia della scienza, chiunque può ritrovare e ritrovarsi in ogni singola portata proposta.
Il confronto scientifico/culinario con altre epoche storiche è immediato: fare propri concetti come biosostenibilità, dieta equilibrata, sviluppo sostenibile, naturale, OGM, slow food è imprescindibile. Non secondaria la riscoperta di gusti, accostamenti, sperimentazioni e visioni enogastronomiche d'altri tempi