Il progetto EduRobot è attivo presso l’Istituto Cobianchi dall’A.S 15-16, si tratta di un’attività extracurriculare rivolta agli studenti dell’istituto, orientata alla robotica
L’idea nasce dal prof. Raimondo Sgrò e dalla sua esperienza pluriennale con la robotica e le competizioni robotiche. Al Cobianchi il progetto è stato attivato dall’AS 15/16 anno in cui il prof. Sgrò vi si è trasferito, dopo aver attivato progetti simili in provincia. Il progetto si articola su più livelli, partendo da un corso base in aula, prevalentemente frontale, per poi passare al corso avanzato ed alle competizioni robotiche.
L’ida di base è motivare gli studenti ed avvicinarli alle discipline tecnico scientifiche mediante un approccio meno frontale e più accattivante. La robotica offre un eccellente appeal verso gli studenti ed è una scienza complessa e ricca di molti aspetti che possono essere usati sul piano didattico e dell’apprendimento.
Durante il corso base, si affrontano i temi fondamentali della disciplina, in particolare la struttura del robot, elementi di elettronica informatica e meccanica. La parte pratica viene effettuata usando vari strumenti del laboratorio di elettronica, con prevalenza l’utilizzo di kit robotici di media complessità.
Il corso avanzato prevede delle parti di studio più approfondito, e vede l’alternarsi delle lezioni frontali con fasi di sviluppo in gruppo. Con l’avanzare del corso le lezioni frontali diradano lasciando spazio ai gruppi di lavoro che si sono formati. Ogni gruppo lavorerà su un certo robot o una certa specialità. Questa parte è orientata alle competizioni RoboCup Junior ed alle sue specialità robotiche. Gli studenti lavorano in equipe con responsabilità distribuite ed in dipendenza dal loro back ground scolastico. Al corso avanzato infatti, prendono parte gli studenti del triennio dei corsi di specializzazione tecnici dell’istituto, il gruppo può risultare quindi molto eterogeneo. Un lavoro di approccio può essere rappresentato dall’adeguamento o la modifica di robot già esistenti, mentre la parte più avanzata, peri i gruppi che hanno maggiore esperienza e preparazione, è rappresentata dalla realizzazione di nuovi robot, dallo sviluppo e progetto delle loro parti.
Rif
La robotica negli istituti tecnici industriali: tra motivazione giovanile, innovazione e realta’ territoriale R. Sgrò, Roboscuola Vicenza 2010
La robotica educativa: gruppi di progetto nella società della conoscenza. R. Sgrò,
Atti Didamatica 2011, Torino 6, Maggio 2011
Le competenze della vita attraverso la robotica educativa - R. Sgrò, F. Poletti
Didamatica 2013 Pisa, 7-8-9 Maggio 2013
Sulla base dell'esperienza nazionale ed internazionale maturata in questi anni, si intendono raggiungere i seguenti obiettivi:
I mezzi per raggiungere tali obiettivi sono principalmente il problem solving, tale abilità si acquisisce prevalentemente attraverso un approccio a problemi aperti, di difficoltà crescente, non può essere trasferita frontalmente. E’ molto importante sapere dosare le difficoltà del percorso, per non renderlo troppo semplice o troppo frustrante per lo studente. Altro mezzo importante è il lavoro di equipe, che non deve essere inteso come semplice insieme di studenti ma come equipe di lavoro, è molto importante ripartire bene le responsabilità in modo che tutti i membri del gruppo possano lavorare in maniera equilibrata.
Un altro aspetto è quello della documentazione del lavoro svolto, si tratta della fase di sintesi dove gli studenti devono dare ordine ed organicità al lavoro fatto, fase che spesso è utile per approfondimenti ed ulteriori chiarimenti si certi aspetti del lavoro, che magari in prima battuta erano passati in secondo piano.
Il corso complessivamente ha avuto una durata di 100 ore extracurriculari, al corso base si sono iscritti 37 studenti, tale numero era limitato dall’effettiva capienza dei laboratori. Al corso avanzato hanno partecipato 15 studenti. La classi di provenienza sono miste ma tutte riconducibili alle articolazioni Elettronica, Informatica e Telecomunicazioni.
L’elemento chiave di questo percorso è la collaborazione attiva, l’interazione tra studenti, con il docente ed i suoi collaboratori. La risoluzione dei numerosi problemi che si sono manifestati lungo il cammino. Il rapporto con enti del territorio in particolare aziende del settore.