Collegandoci al movimento nazionale per le pari opportunità in ambito tecnologico e informatico http://rosadigitale.it/it/ di cui sono referente e collaboratrice per la Regione Emilia Romagna, ho organizzato un progetto etwinning che prende il nome dai Petali Rosa della campagna contro lo stereotipo di genere. Lo scopo del progetto è duplice: combattere lo stereotipo e abbattere le disuguaglianze di genere, condividendo e divulgando messaggi di consapevolezza dei diritti delle donne. La settimana della festa dell’8 marzo è stata un’occasione per disporre eventi ed incontri e per avvicinare bambine, ragazze e donne al mondo digitale attraverso la programmazione, il coding, la robotica e il web marketing. Ho contattato gli animatori digitali delle scuole provincia di Rimini e in numerosi Istituti ho organizzato eventi, ho pianificato e condotto incontri e seminari in collaborazione con aziende private, Associazioni sul Territorio ed Enti Locali.
Il progetto è stato impostato sul lavoro da fare insieme, contemporaneamente nelle classi e sui momenti di condivisione delle realizzazioni pratiche. Le attività sono state organizzate in varie classi delle scuole partner. Abbiamo lavorato con la lim e con excel, a coppie e in piccoli gruppi di lavoro, abbiamo utilizzato l'apprendimento cooperativo, il peer to peer e il project based learning. Molto spazio è stato dato alla creatività con invenzioni di nuovi disegni e codici. Si è cercato di favorire la curiosità, la scoperta, l’esplorazione concreta, il gioco, il procedere per tentativi, la collaborazione, la riflessione sulle esperienze (Learning by doing) e la didattica dell’errore (debugging). Essendo responsabile dei progetti etwinning, ho coinvolto nel progetto 6 classi dell’istituto comprensivo (5 del mio plesso e una di un altro plesso). In questo progetto, oltre ad una generica condivisione delle attività, ho pianificato lavori in comune e sfide di pixel art con altre scuole. All’interno del twinspace sono stati caricati codici e disegni a tema rosa, creati da insegnanti e bambini, e messi a disposizione degli altri partner. Sono state documentate le attività dei bambini sia in fase di creazione, sia in fase di realizzazione dei disegni proposti dagli altri. In varie puntate in diretta ha avuto luogo la sfida d’Italia tra varie classi delle scuole italiane. Durante le dirette, su piattaforma etwinning e su skype, sono stati mostrati i disegni ultimati e sono state esplicitate delle riflessioni sul significato del coding e sull’importanza della tecnologia in generale. Una delle mie classi ha realizzato alcuni disegni (creati dai partner) su stoffa con la tecnica del punto croce, che sono stati inviati come omaggio alle scuole partecipanti per aver aderito con entusiasmo e interesse al progetto.
La competenza digitale è una delle competenze chiave e si esplicita nell’utilizzo di strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete. Nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare sono stati utilizzati molti strumenti informatici. Grande spazio è stato dato alle STEM, materie scientifiche un tempo considerate di genere maschile. Abbiamo, inoltre, cercato di sviluppare il pensiero computazionale con attività di coding e robotica. Le competenze coinvolte sono legate alla risoluzione dei problemi mediante il gioco e alla metacognizione. Le competenze sviluppate coinvolgono l’area dell’espressione e della comunicazione utilizzando codici e linguaggi diversi. Nel coding, ad esempio, l’alunno utilizza consapevolmente i concetti di funzione, di variabile e di ripetizione, analizza e rappresenta processi utilizzando modelli logici. Oltre alle competenze matematiche, protagoniste indiscusse, sono state coinvolte anche quelle linguistiche, sociali e relazionali nella collaborazione con gli altri, nel saper esprimere il proprio punto di vista rispettando quello degli altri, le cosiddette soft skills.
Le attività sono state condivise attraverso il twinspace, attraverso email, chat, incontri live nonchè attraverso i social network (ad esempio sul gruppo Facebook di Coding in your classroom now!, Coding in their classroom now!, Making apps in your classroom), ma anche tramite Instagram e Twitter (è stato creato un canvas virtuale condiviso per raccogliere tutti i post social del progetto nei vari social media). Le attività sono proseguite in parallelo, ma soprattutto si sono intrecciate nei lavori svolti su documenti e materiali condivisi. Ho creato e tenuto un evento a termine dei lavori per fare un bilancio finale del progetto, della settimana e del mese delle STEM. Ho invitato e coinvolto anche altri media partner di RosaDigitale come Unidida Torino, nella figura dell’Ingegnere Daniele Costamagna, inventore del pipecoding, che ha partecipato, venuto per l’occasione in trasferta nella provincia di Rimini con il suo camper, a seminari e incontri durante tutta la settimana Rosa. Un augurio speciale ci è stato rivolto in diretta dal Prof. Alessandro Bogliolo, professore di Informatica applicata all’Università di Urbino e referente maschile di RosaDigitale per la Regione Marche, durante l’ultimo live della Sfida d’Italia. Ho avuto il patrocinio del Comune di Rimini per l’evento del Coderdojo RosaDigitale, del Comune di Coriano (RN) per un pomeriggio digitale nella Biblioteca di Coriano (anch’essa media partner). A questi incontri ho invitato il Prof. Tiberio Tonetti, esperto di Phyton e presidente del Coderdojo di Cesena, nonché referente maschile RosaDigitale per la Regione emilia Romagna.
Nelle linee guida del progetto sono state tracciate le azioni da svolgere per creare un’uniformità nei contenuti ed indicare le possibilità di utilizzo degli strumenti di condivisione: un padlet per conoscere le scuole partecipanti, uno strumento (dotstorming) per condividere le passate esperienze di RosaDigitale, un raccoglitore di tutti gli eventi organizzati in ogni scuola (file in condiviso su google Drive), uno swipe per raccogliere i codici della sfida, la creazione di pagine individuali per raccontare nel dettaglio il percorso di ogni scuola, un linoit per condividere i post social e naturalmente lo strumento twinspace per mostrare e commentare le attività di ciascuna classe. In ogni fase del lavoro ci sono stati confronti e momenti comuni di riflessione in chat. Gli alunni hanno partecipato all'intera gestione del progetto insieme agli insegnanti. Sono stati predisposti diversi strumenti di condivisione tra le scuole partner per riflettere sulle attività svolte e sulle successive azioni da intraprendere. Nella sfida d’Italia i codici sono stati preparati e scambiati riflettendo sull’importanza dell’allenamento, della pratica e del risultato del progetto. Le riflessioni sui propri lavori e quelli altrui sono state condivise con le classi in diretta e nel twinspace.
Durante tutte le fasi del progetto, durato circa un paio di mesi, abbiamo usato vari strumenti tecnologici per condividere documenti (twinspace, googledrive, dropbox) usando padlet, video making, storyboard e blend space. Abbiamo utilizzato excel per gli schemi da codificare e i disegni da realizzare, ma anche solo carta e penna per attività unplugged laddove non fossero stati disponibili le attrezzature informatiche. Un foglio excel condiviso è stata anche la base per la creazione a più mani del logo del progetto: varie classi di scuole partner hanno creato pezzi del disegno. Esercitazioni di coding sono state fatte anche su Scratch con creazione di algoritmi e remix. Sono stati utilizzati padlet e cloud per documentare, photogallery per raccontare le attività. Per le dirette abbiamo utilizzato la piattaforma etwinning, ma anche skype ed hangouts. Per i video abbiamo utilizzato diversi tools come Magisto, Animoto, Youtube, Vimeo, Video Show, Quik-Pro, Movie Maker, Kizoa e Superflix. Per gli storytelling e le narrazioni (condivise sul twinspace di etwinning) abbiamo utilizzato Adobe Spark, PBS Learning Media e Tackk. Il progetto è presente sui siti delle scuole d'Italia partecipanti.
L'evento è alla sua seconda edizione. L'anno prossimo si prevede la partecipazione di tante scuole. Qualcuno potrebbe prendere spunto dal nostro progetto che rappresenta solo un esempio di attività condivise entusiasmanti.