Workshop interistituto focalizzati sulla costruzione collaborativa di un progetto di riattivazione di uno o più spazi scolastici inutilizzati
Il progetto “una ristrutturazione dallo sviluppo sostenibile” si configura come una delle attività interne al processo di Agenda 21 Locale per la Scuola di Trieste, promosso dall’I.T. Max Fabiani di Trieste a partire del mese di Maggio 2011, in collaborazione con un nutrito network di soggetti pubblici e privati. Giunto alla quarta edizione, il workshop si è posto annualmente un obiettivo differente sempre focalizzato nella costruzione partecipata di un progetto di riattivazione di uno spazio scolastico sottoutilizzato attraverso il diretto coinvolgimento degli studenti stessi.
Il primo anno l’attività si è concentrata nella stesura di un progetto per il recupero dell’ex alloggio del custode localizzato all’interno dell’I.T. Max Fabiani; il secondo anno si è ragionato relativamente ad un parcheggio con annesso magazzino interno all’Istituto “Da Vinci-Carli-Sandrinelli” sempre di Trieste; il terzo anno si sono sperimentate idee per la rivisitazione del piano terra dell’I.S.I.S. Nautico di Trieste.
Il progetto è promosso dalla Provincia di Trieste e dall’Associazione Culturale MANIFETSO2020 (attiva da anni all’interno dell’ambito dei processi collaborativi di rigenerazione urbana innovativa), in collaborazione, di volta in volta, con Istituti Superiori e partner territoriali.
passare da una modalità di insegnamento contraddistinta da lezioni frontali, ex-cathedra, ad una più interattiva e laboratoriale, in cui teoria e pratica siano capaci di lavorare in maniera complementare e sinergica; fornire agli studenti una serie di strumenti pratici e operativi funzionali ad un inserimento lavorativo più rapido ed efficace - portare gli studenti a riflettere e confrontarsi in merito alle tematiche del recupero edilizio, dello sviluppo sostenibile, della decrescita, della rigenerazione urbana, dell’ottimizzazione delle risorse e del risparmio energetico, fornendo agli stessi le conoscenze necessarie per comprendere criticità e potenzialità dell’utilizzo di modalità di costruzione che tengano conto o meno di tali nozioni; promozione di un uso razionale ed efficiente delle risorse, con riduzione dell'impiego di quelle non rinnovabili; promozione della partecipazione alla gestione democratica dei processi, condividendone le responsabilità; preparare gli studenti ad una modalità di lavoro in team diversificati, prassi ormai consolidata nel mondo del lavoro ed in quello universitario - costruire un processo capace di alimentare dinamiche esterne di snowball effect, grazie alle quali ci sia un trasferimento trasversale di know-how: dagli studenti ad altri studenti o da questi alle loro famiglie; introdurre i giovani studenti alla cittadinanza attiva, facendoli riflettere sulle potenzialità intrinseche e consequenziali alla realizzazione di modalità di costruzione di processi di produzione dal basso (bottom-up) - promuovere la conoscenza e l’utilizzazione delle nuove modalità di comunicazione e di rappresentazione, funzionali a veicolare il messaggio in maniera più rapida, efficace ed efficiente, soprattutto in relazione alla moltitudine degli interlocutori oggigiorno presenti (comunità locale, altri membri del team di progetto con i quali si sta lavorando e che probabilmente provengono da percorsi di crescita personale e professionale differenti
Ad oggi, quasi 200 studenti hanno partecipato alle 3 edizioni del workshop oltre ad una serie di stakeholder e players territoriali.
Un approccio al tema, una modalità didattica basata sul protagonismo giovanile, sulla partecipazione e collaborazione e sulla volontà di responsabilizzare gli studenti nei confronti del corretto ed ottimale utilizzo dei beni pubblici, in primis gli spazi della loro scuola.