La costruzione di un ambiente di apprendimento dentro e al di fuori della classe per accrescere la proprietà del linguaggio e per scrivere con consapevolezza.
Gli strumenti tecnologici vengono incontro alle diverse esigenze di apprendimento dei ragazzi e cambiano lo scenario "tradizionale dell'aula" rendendo gli alunni protagonisti del loro percorso.
Ogni processo educativo ha bisogno di una seria metodologia per risultare efficace.
Dal 2013 sperimento in classe la metodologia del Service Design Thinking e da luglio 2014 faccio parte del gruppo di lavoro nazionale dell'Innovative Design.
La metodologia prevede quattro fasi: Esplorare, Ideare, Sviluppare e Sperimentare.
Per ogni fase ho adottato degli strumenti specifici (Mind Map, Brainstorming, Creare un prototipo, Define success) per sensibilizzare e costruire insieme agli alunni le attività e il monitoraggio delle stesse.
E' stata adottata la strategia della classe capovolta.
La possibilità di avere a disposizione uno spazio riservato nell'ambiente Edmodo dove scrivere e confrontarsi, fruire di specifiche risorse ha aiutato gli alunni a comprendere che la lingua è viva e non è un fatto sterile e noioso. In classe si svolge la fase dell'esercitazione secondo uno schema basato sul problem solving. Si pone una domanda (ad esempio la ricerca di parole specifiche di un testo) e viene chiesto di trovare una soluzione. Ogni studente è sollecitato a presentare la propria posizione e a portare degli argomenti a supporto. In questo modo ognuno partecipa e migliora la propria capacità riflessiva, sviluppando capacità di sintesi e analisi. Infine al termine delle attività coinvolgo l'intera classe in un dibattito e tutte le soluzioni sono condivise sulla LIM attingendo ai file precedentemente caricati della classe su Edmodo.
Si sottolinea che a partire dal secondo quadrimestre all'interno della classe virtuale si sono inserite le docenti di lingua inglese, di lingua francese e di scienze matematiche.
Questi gli obiettivi:
motivare gli alunni allo studio della lingua italiana e delle lingue straniere;
rendere gli alunni protagonisti del percorso formativo secondo il loro stile di apprendimento;
saper usare gli strumenti della comunicazione virtuale;
imparare a negoziare con i propri compagni;
imparare a lavorare in gruppo;
saper elaborare dei prodotti validi;
sviluppare competenze disciplinari e trasversali;
sviluppare competenze di uso consapevole degli strumenti informatici;
imparare ad autovalutarsi.
I mezzi usati sono stati i seguenti: LIM, tablet e smartphone personali, dizionari on line, repertori di immagini, piattaforma Edmodo, motori di ricerca, programmi di scrittura e/o app, movie maker, materiali presente sul mio sito (www.fantascrivendo.com) o account personali i cui link sono stati inseriti all'interno della classe virtuale.
Hanno interagito più volte al giorno tutti gli studenti in numero di diciannove, alcuni genitori, quattro docenti. Tutti, nessuno escluso, hanno inserito materiali, commenti, inviato richieste, ecc..
E' fondamentale acquisire la consapevolezza che il modo di fare scuola deve essere cambiato. Agli strumenti per così dire "tradizionali" vanno affiancati gli strumenti che i nostri ragazzi usano al di fuori dell'ambiente scolastico e che costituiscono il loro "codice". Non bisogna sprecare l'opportunità di trovare una strada da seguire insieme per formare dei cittadini in grado di confrontarsi con le problematiche del presente.