Fondazione Mondo Digitale
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Insegnare con i Videogiochi
BYOEG (Bring Your Own Educational Game) è un progetto nato nell’estate del 2015 e che ha coinvolto 4 regioni italiani e loro docenti e studenti. La progettazione, lo sviluppo e la discussione di tutte le attività sono avvenuti attraverso una piattaforma social ad opera di un gruppo di insegnanti di quattro diverse regioni. BYOEG è stato progettato partendo dall’analisi della teoria costruzionista di Papert. Il principale obiettivo che si pone il progetto è quello di stimolare negli studenti apprendimenti significativi, portandoli ad interiorizzare progressivamente una propria metodologia di apprendimento e rendendoli, in tal senso, autonomi. Lo scopo finale è capire se e come i videogiochi possono essere dei facilitatori per l'apprendimento di concetti scientifici. La conoscenza diventa il risultato di una costruzione attiva da parte degli alunni e si collega strettamente alla situazione concreta in cui avviene la condizione di apprendimento. La nuova conoscenza avviene attraverso la condivisione e la negoziazione di significati in ambienti di apprendimento collaborativi, partendo dal presupposto che lo studente apprende meglio se coinvolto emotivamente nel proprio processo di apprendimento. Il progetto didattico BYOEG integra i linguaggi iconici dei games e quelli computazionali del coding. E’ stato progettato un percorso tematico sulla termologia partendo dall’analisi delle principali misconcezioni legate all’argomento in questione. I concetti spontanei maturati dagli studenti già dai primissimi momenti d’interazione con l’ambiente esterno costituiscono, infatti, schemi mentali interiorizzati ed utilizzati per spiegare fenomeni ed eventi. La progettazione è partita dalla definizione di un percorso tematico in metodologia IBSE (Inquiry Based Science Education). Ad ogni fase IBSE è stato poi associato un game programmato con il linguaggio di programmazione visuale Scratch. Oltre alla metodologia dell’IBSE è stato anche adottato il PBL (Project Based Learning), tenendo conto del fatto che in qualunque attività, anche quelle quotidiane, come ad esempio di appendere un quadro, si seguono delle fasi: penso, mi organizzo, faccio, rifletto. Lavorare per progetti, quindi, significa attuare le fasi dell’Ideazione, Pianificazione, Esecuzione, Valutazione. Lo studente apprende per scoperta, risolvendo le problematiche che via via incontra e quindi costruisce la propria conoscenza. Uno degli obiettivi del progetto resta quello di sviluppare e potenziare il pensiero computazionale attraverso il Learning by doing, ma anche con l’uso moderato della tecnologia, favorendo il passaggio dal “learn to code” al “code to learn”. Papert, infatti, già nel lontano 1976, affermava: “Programmare favorisce il pensiero procedurale, da applicare a tutti gli altri aspetti della vita”. Noi docenti siamo coinvolti in questo rinnovamento del paradigma pedagogico e siamo chiamati a cambiare il nostro “setting” di lezione che, da meramente frontale e cognitivista, deve diventare interattivo e costruzionista. Pertanto, ci siamo messi in gioco e abbiamo provato a creare dei seriuos games didattici, per approcciare gli alunni ai concetti scientifici in modo nuovo, più coinvolgente e motivante. I giochi sono stati realizzati con Scratch, piattaforma gratuita, perché la sua interfaccia intuitiva è decisamente alla portata di tutti e, in particolar modo, degli studenti della scuola primaria. I giochi realizzati, oltre ad essere gamificati, nel senso che prevedono punteggi e premi, possono essere facilmente “customizzati”, ovvero adattati alle esigenze di ogni studente. I giochi sono tutti condivisi e reperibili all’interno della piattaforma online Scratch sotto la voce Byoeg . Il progetto è stato sviluppato in due classi di due scuole Primarie, in una classe di una Secondaria di I grado e in una classe di una Secondaria di II grado (Liceo Scientifico).
Ad oggi i progetto si sta dedicando alla realizzazione di videogiochi in ambienti 3D
Esempio: http://blog.scientix.eu/2017/02/a-multidisciplinary-approach-on-time-using-alice-3d/ [1]
https://www.youtube.com/watch?v=ctw3oMqgRIA&list=UU1S7bjpTvofmgTy9ZbOklZw&index=51 [2]
https://www.youtube.com/watch?v=ZJlNJbidv7c&list=UU1S7bjpTvofmgTy9ZbOklZw&index=63 [3]
Il principale obiettivo che si pone il progetto è quello di stimolare negli studenti apprendimenti significativi, portandoli ad interiorizzare progressivamente una propria metodologia di apprendimento e rendendoli, in tal senso, autonomi. Lo scopo finale è capire se e come i videogiochi possono essere dei facilitatori per l'apprendimento di concetti scientifici.
Sono stati utilizzati i pc della Scuola e software quali Scratcj o Alice 3D
100
A realizzare videogiochi didattici in ambienti 2D e3D, imparare a progettare in ambienti attività didattiche con videogiochi, a saper lavorare in gruppo e per progetto
Collegamenti
[1] http://blog.scientix.eu/2017/02/a-multidisciplinary-approach-on-time-using-alice-3d/
[2] https://www.youtube.com/watch?v=ctw3oMqgRIA&list=UU1S7bjpTvofmgTy9ZbOklZw&index=51
[3] https://www.youtube.com/watch?v=ZJlNJbidv7c&list=UU1S7bjpTvofmgTy9ZbOklZw&index=63
[4] http://2017.gjc.it/it/keywords-separate-commas/stem-serious-games-videogochi-3d
[5] http://2017.gjc.it/it/keywords-separate-commas/coding