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NOI – STAR BENE A SCUOLA è una risposta al bullismo, alle forme di prevaricazione che spesso rendono la scuola un ambiente di sofferenza per chi è più debole, per chi viene etichettato ‘diverso’. Nasce come prosecuzione di un progetto, ‘Sportello studenti’, attivo nel nostro Istituto dall’anno scolastico 2002/ 2003 che ha come principali attori gli allievi peer educator. Fare prevenzione, formare, ascoltare, sostenere la vittima e recuperare chi ha commesso atti di bullismo, indirizzare ad attività di volontariato per riempire il vuoto del tempo libero, aprire un dialogo con le famiglie e costruire reti con altre scuole del territorio sono le azioni risultate vincenti nel contrasto a fenomeni di violenza sempre più diffusi tra i banchi scolastici.
Nell’ a.s. 2002/03, dalla proposta di allievi e docenti, nasce Lo Sportello Studenti: uno spazio all’interno dell’istituto cogestito e finalizzato a rispondere alle esigenze di chi è scarsamente motivato, di chi è straniero, di chi ha difficoltà ad inserirsi nel gruppo, di chi subisce prevaricazioni, atti di bullismo all’interno o fuori dalla scuola. L’attività prosegue con successo negli anni, viene esportata in altre scuole e nell’a.s. 2014/2015 lo Sportello diventa protagonista del progetto NOI promosso dalla Procura del tribunale dei minorenni di Torino. Nell’a.s. 2015/2016 alle otto scuole del Piemonte aderenti all’iniziativa se ne uniscono altre, si arriva a circa novanta istituti e nello stesso anno viene firmato un protocollo di intesa tra Ufficio Scolastico Regione Piemonte, M.I.U.R, Procura dei minorenni di Torino, forze dell’ordine delle province coinvolte con le finalità di promuovere azioni volte a diffondere la cultura della legalità, del rispetto e della non violenza tra le giovani generazioni per garantire agli istituti scolastici di svolgere la propria funzione educativo-formativa. Il nostro sportello assume così una nuova denominazione: ‘NOI – STAR BENE A SCUOLA’. E’ gestito da studenti peer educator, quattro docenti, una psicologa, un’educatrice, mediatrici culturali e si propone le seguenti azioni: formazione di peer educators; organizzazione di corsi di formazione; attività di prevenzione; ascolto di allievi che denunciano violenze e bullismo subiti; interventi per stroncare ogni forma di prevaricazione; sostegno alla vittima; recupero di chi esercita violenza; coinvolgimento delle famiglie; diffusione dei risultati ottenuti attraverso incontri, convegni e prodotti digitali; supporto alle altre scuole. Le attività si svolgono attraverso l’utilizzo della peer education, la collaborazione con le forze dell’ordine e, in particolare con l’associazione Manicolorate che da anni svolge attività di contrasto al bullismo (progetto Informi@moci [1]).
GLI OBIETTIVI
Sportello, attivo ogni giorno in orario curricolare ed extracurricolare) si pone i seguenti obiettivi: 1. Recuperare studenti ai margini, con difficoltà ad integrarsi nella scuola e nella società. 2. Offrire un’opportunità per sentirsi protagonisti, per uscire da una situazione di isolamento, per parlare dei propri problemi, per trovare sostegno 3. Far prevalere comportamenti responsabili 4. Partecipazione e coinvolgimento degli studenti nella gestione dell’Istituto 5. Progettazione di spazi e tempi funzionali a allo sviluppo della relazionalità, alla gestione del tempo libero 6. Recuperare soggetti che sono staiti segnalati per comportamenti di bullismo fisico, verbale o psicologico nei confronti di compagni 7. Offrire sostegno a chi si trova in difficoltà, a chi è vittima di violenze o abusi 8. Attivare il dialogo tra la scuola e territorio/ scuola e famiglie. 9. Condividere le esperienze con i soggetti delle rete e progettare nuove azioni
LA METODOLOGIA – LE AZIONI
FORMAZIONE DI PEER EDUCATOR Gli studenti, che volontariamente scelgono di svolgere la funzione di peer educator, seguono corsi di formazione in itinere curati da docenti, psicologa, educatrice, educatori tra pari con almeno un anno di esperienza presso lo sportello. Le funzioni di un peer educator consistono in: • ascolto dei compagni; • canale di comunicazione tra adulti ed allievi • Monitoraggio del clima classi, individuazione problematiche non sempre percepibili dal docente • Punto di riferimento e di sicurezza per chi si sente in balia dei più forti, del ‘branco • Canale dii comunicazione con chi trasgredisce (intervento spesso più efficace di quello dell’adulto) • Diffusori dei risultati conseguiti, di strategie di intervento attraverso la realizzazione di prodotti digitali
ORGANIZZAZIONE DI CORSI DI FORMAZIONE Progettazione e attuazione di corsi di formazione per docenti, studenti e genitori
ASCOLTO Studenti tutor, docenti, psicologa, educatrice operanti presso lo Sportello, ricevono: • le richieste di aiuto di studenti vittime di prevaricazioni, di atti di bullismo • le testimonianze di allievi che hanno assistito ad atti di prevaricazione, di bullismo • le segnalazioni di docenti in relazione a fatti manifestatisi in aula o al termine delle lezioni. • Le segnalazioni da parte di genitori
PREVENZIONE Organizzazione di incontri finalizzati alla: • promozione della legalita’, del rispetto della persona. • conoscenza delle conseguenze penali di azioni compiute. • organizzazione di attivita’ improntate al volontariato e finalizzate a riempire il vuoto del tempo libero (attività in collaborazione con il territorio, enti e associazioni e sviluppate in orario extracurriculare).
INTERVENTI PER FERMARE VIOLENZA E PREVARICAZIONE ● Colloqui con vittime e studenti autori dell’atto di prevaricazione/bullismo ● Richiesta dell’intervento di soggetti esterni alla scuola e con la scuola operanti in rete (servizi sociali, ASL Asti, ecc.) ● Segnalazione alle famiglie e colloquio con:: dirigente scolastico, docenti, psicologa, educatrice. ● Segnalazione, in casi particolari, alle Forze dell’Ordine ● Individuazione di percorsi di recupero e reinserimento per gli autori dell’atto di prevaricazione/bullismo. ● Sostegno alla vittima (peer educator, educatrice, psicologa) affinché riacquisti l’austima
SOSTEGNO ALLA VITTIMA • Incontri con gli studenti dello Sportello • Incontri con la psicologa, l’educatrice e il docente di riferimento. • Inserimento in attività curriculari o extracurricullari finalizzate a riacquistare sicurezza
RECUPERO DI CHI ESERCITA VIOLENZA • disciplinari volti al recupero: inserimento in percorsi di attività presso lo Interventi sportello in orario curricolare (in caso di sopspensione dalle lezioni) ed extracurricolare; • Colloqui con la psicologa, l’educatrice finalizzati a stabilire le motivazioni del gesto, a riflettere sulle conseguenze, a ristabilire una situazione di equilibrio; • incontri con famiglia in presenza della psicologa, dell’educatrice, del docente di riferimento
Mediamente più di cento utenti interagiscono mensilmente con il progetto in qualità di: peer educator, studenti inseriti in percorsi di reinserimento scolastico; studenti partecipanti ad iniziative proposte ed attività di solidarietà con il territorio, docenti che richiedono l’intervento dello Sportello, genitori, partecipanti a incontri e convegni, personale qualificato esterni (studenti, docenti e genitori di altre scuole). I contatti avvengono attraverso incontri o per via telematica
A rendere la scuola un luogo a misura di studente, dove si sta bene, dove si impara facendo meno fatica, dove si educa alla cittadinanza responsabile, al rispetto alla persona e all’ambiente, all’apertura al diverso’, dove si promuove il volontariato e la responsabile gestione del tempo libero.
Collegamenti
[1] mailto:Informi@moci
[2] http://2017.gjc.it/sites/default/files/allegato_1_0.pdf
[3] http://2017.gjc.it/sites/default/files/allegato_2_rassegna_stampa_.pdf
[4] http://2017.gjc.it/it/keywords-separate-commas/contrasto-bullismo-%E2%80%93-disagio-sostegno-%E2%80%93-prevenzione-%E2%80%93-consapevolezza